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36 Speciale Vino/Prosecco Mixer PIACERE ASSOLUTO Sebbene lontano dalle esperienze organo- lettiche garantite dagli spumanti metodo classico, il prosecco è un prodotto di indubbia qualità: “Il metodo Martinotti-Charmat tipico del prosecco”, conferma Alessandro Iemmallo , “prevede la fer- mentazione in grandi recipienti, dove i lieviti la- vorano in modo molto efficace trasformando gli zuccheri in alcol e anidride carbonica e dando luo- go a uno spumante particolarmente fresco e frutta- to”. Non a caso il consumo in purezza del prosec- co è una realtà di cui bisogna tenere sicuramente conto. Una netta tendenza riguarda qui i prosecchi extra dry: “Nonostante il nome faccia pensare a una bevanda molto secca”, spiega Jacopo Bassani , produttore (non solo) di prosecco presso l’azien- da friulana Isola Augusta e nello stesso tempo ristoratore per sette anni a Bruxelles, “l’ex- tra dry è un po’ più morbido del brut. Ri- spetto a quest’ultimo possiede infatti un maggiore residuo zuccherino, cir- costanza che lo rende ideale per i gio- vani e tutti coloro che approcciano per la prima volta il mondo del vi- no, quindi cercano qualcosa di più facile. Anche per il portafogli, visto che di prosecco extra dry ne gira ve- ramente parecchio. È ovvio però che sono i brut e gli extra brut i prosecchi dove si può godere appieno del lavoro fatto in cantina, nonché del vitigno che lì ha modo di esprimersi al meglio”. J a c o p o B a s s a n i U n A perol spritz preparato a regola d ’ arte IL PARTITO DEL TULIPANO Parlando di servizio, è tutt’altro che una re- gola aurea quella che vedrebbe nella flûte il calice per antonomasia delle bollicine: esiste infatti un partitomolto autorevole secondo cui il classico tu- lipano sarebbe non solo preferibile, ma anche “più divertente”, come sostiene lo stesso Jacopo Bassani. È prevedibile, inoltre, che in futuro pren- da sempre più piede l’usanza di servire i prosecchi più nobili in calici appena tira- ti fuori dal freezer , come già avviene in alcu- ne champagnerie per le bollicine più blasonate. Deltuttoconsolidatoneibardipressochéqualsiasiti- po,latitudineedestrazioneèinvecel’usodiaccompa- gnareilproseccoadarachidioapiùelaboraticicchet- ti alla veneziana, soprattutto all’ora dell’aperitivo. Aperitivi, happy hour , cene col produttore e “cene condelitto” torneranno sicuramente a essere risorse preziose nel panorama della ristorazione post-pan- demia; maggiore discrezionalità contraddistingue invece le politiche dei prezzi applicati dai locali sul prosecco: “Ci sono dei cocktail che hanno dei prez- zi per così dire ‘imposti’”, così la vede Jacopo Bas- sani; “se ordino un Gin Tonic o drink analogo so che costerà intorno ai 7-10 euro a salire in base alla tonica. Per quanto riguarda invece il vino e le sue miscele, riscontro un legame fortissimo tra il prezzo e il tipo di locale che vado a frequentare. Ci sono posti dove si riesce a prendere uno spritz a 3 euro, altri dove conmeno di 8 non ne vedi nemme- no l’ombra”. A voi decidere se si tratti di un’ombra come assenza di luce o come bicchiere di vino… ❁ I l rosolio di bergamotto I talicus I l liquore di sambuco S t .-G ermain
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