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62 Focus Gin/Origini e caratteristiche Mixer Dalla Salerno medievale alla Londra del ‘700, dall’infusione alla doppia distillazione, dal protagonismo del ginepro all’ingresso di botaniche agrumate e floreali, una storia da centellinare come un buon cocktail di Alberto Gerosa Per chi ha fretta • Il gin nasce a Salerno come un distillato aromatizzato al ginepro, rivisitato nei Pa- esi Bassi con un’aggiunta di dolcificante, e arricchito a Londra da note ulteriori • Nona tutti piacciono lenote amaredel gi- nepro: c’èoggi una tendenza a stemperare il saporeoriginaledel ginattraverso sapori agrumati o floreali • Da sempre il gin si presta a esseremischia- to ad altri ingredienti. Sono da evitare, però, le decorazioni incoerenti: o l’oliva o la scorza di limone N on fatevi ingannare dal nome. Sebbene il ter- mine “gin” siavoce inglese, abbreviazione a sua volta dell’olandese jenever che significa gine- pro, questo distillato ha le sue origini in Italia. Per la precisione a Salerno, sede durante il Medioevo di una fiorente scuola medica che seppe fare proprie le procedure di distillazione in uso presso gli Arabi. I primi ginnasconoquindi come bevandemedicinali a base di ginepro, conifera diffusa nel Salernitano e apprezzata in quei secoli per le proprietà terapeuti- che delle sue bacche. DA SALERNO A LONDRA, PASSANDO PER L’OLANDA Dall’Italia, il proto-gin giunse in seguito nei Paesi del Nord Europa, dove si compì la prima tra- sformazione. Se infatti il gindelle origini era un sem- plice distillato neutro di grano o frumento (quindi sostanzialmente una vodka) aromatizzato al gine- pro in infusione, nei Paesi Bassiil jenever diventa una miscela di gin e del dolcificante ottenuto dal “mosto di malto”, circostanza che pone in eviden- za la componente cereale rispetto alle botaniche. A differenza del gin, inoltre, il jenever viene sem- pre invecchiato in botte da uno a tre anni, circo- stanza che gli conferisce il tipico colore paglierino. Èperò in Inghilterra che il gindefinisceulteriormen- te il suocarattere: qui al ginaromatizzato in infusione si affiancano il Gordon’s Gin e tutti gli altri London Dry Gin, dove l’aromatizzazione avviene in fase di distillazione, anzi di doppia distillazione, con l’ag- giunta omeno di note aromatiche quali coriandolo e angelica rispettoal ginepro. Seccoe incolore, il Lon- donDryGinha gradazione compresa tra il 37,5%e il 47%; se addolcito con sciroppo di glucosio, il nome varia allora in Old Tom. Gin: damedicina a re delle notti

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