MIXER_345

69 Aprile 2022 Suggestioni, materia prima e cliente finale: c’è una formula che adotti quando crei una drink list? Tasto importante: con i dipendenti, che io chiamo collaboratori, ogni tre mesi cambiamo la cocktail list e ilmenù ristorante per coinvolgere idee, iniziative e richieste chemagari vengono dai clienti stessi in zona bar o ristorante. Quando creiamo una cocktail list cerchiamo di immedesimarci e ragiona- re con la testa dei nostri ospiti e cercare di avvici- narci il più possibile al suo gusto; forse è stata anche l’arma vincenteper superarequestoperiodo storico. Il 2020 è stato un anno molto difficile per tutti e il 2021 non è andato meglio, puoi parlarci di come hai affrontato questo cambiamento? Nel 2020, amarzo, sappiamo tutti cos’è suc- cesso, abbiamo avuto la forza di reagire e andare avanti soprattutto grazie a Ginetto , che è il nostro aperitivo a base gin (nel 2020 abbiamo avuto una produzione di circa 20mila bottiglie) che portavo a casa ai miei clienti! Questo ha dato la forza econo- mica, e soprattuttomorale, per superare il periodo. Fortunatamente il 2021, avendo tanto giardino e spazio esterno abbiamo cominciato a lavorare fin da subitomoltissimo limandoe appiattendo i debiti creati nei mesi di chiusura. Parlando del futuro invece, pensi che il mondo della mixology cambierà in qualche modo? Hai già in mente qualche progetto per il futuro? Una cosa ho visto che sta cambiando: il mo- do di bere. Un occhio oggi dobbiamo per forza de- dicarlo al lowalcool e alcool free . L’honotato perché inmedia produciamo circa 4500 drink a settimana, il 30% è low alcool con il nostro Ginetto (la nostra fortuna) e il 20% è analcolico. Quindi da un anno a questa parte, un paio di pagine delle cocktail list è dedicata al mondo analcolici. ❁

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