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20 Pubblico esercizio/Imprese Mixer Anche le leggi entrano nel dibattito, e intervengono interessandosi alla questione ambientale e promuovendo scelte consapevoli e sostenibili da parte degli esercenti dell’ Avv. GiuliaRebeccaGiuliani - Responsabile area legale, legislativa, tributaria Fipe La sfida plastic free : divieti e incentivi per le imprese Per chi ha fretta • Siaa livellonazionalecheeuropeosi staassistendoaun’im- plementazione del processo di transizione ecologica, che coinvolge anche la regolamentazione dei Pubblici Esercizi • Sono vietate pratiche quali l’immissione nel mercato di plasticamonouso • È scoraggiato l’utilizzo di manufatti in plastica attraverso una tassazione apposita • Sonopromosseattivitàgreenattraversoincentivi economi- ci, per esempio un credito d’imposta a chi investe in pro- dotti riutilizzabili, obonus comequelloper rendere l’acqua potabile È ormai evidente che lo Stato Italiano , anche su impulso della nor- mativa europea, ha cambiato passo implementando quel pro- cesso di transizione ecologica da tempo invocato non solo dagli ambientalisti e dalla comunità scientifica, ma anche da buona parte della società civile. Tale cambiamento non può che investire anche il settore dei PubbliciEsercizi che, ancheper far frontea scelte semprepiùconsape- voli dapartedei consumatori, èchiamatooggi adadottareconrapidità strategiedi impresapiùinnovativeanchedalpuntodi vistaambientale. Secondoun’indaginedell’UfficioStudidellaFederazioneItalianaPub- bliciEsercizi , il 71%deiclienti ritieneche ristoranti, bar, pasticcerie, ge- laterie et similia dovrebbero adottare modalità operative “sostenibili” dal punto di vista ambientale e sociale. Si tratta di una considerazione già presente tra gli imprenditori, atteso che il 58,5% sostiene che una maggioreattenzioneall’ambientepossamigliorare -oabbiagiàmiglio- rato - l’immagine dellapropria attività verso l’esterno . L’assunzione di questa consapevolezza da parte dei cittadini è anche fruttodi una campagna intrapresada tempodall’UnioneEuro- pea voltaa spronaregli Statimembri a intraprendere riformeambizio- se e stimolanti, con l’obiettivo dimettere da parte gli attualimodelli di produzione e di consumo sempre più inefficienti e in contrasto con gli obiettivi di salvaguardia del nostro ecosistema Per l’Italia un ruolo decisivo è ora giocato dal PianoNazionale di Ripresa eResilienza, dove il 31,5%delle risorse (vale a dire piùdi 59 miliardi di euro su un totale di 191,5) sono destinate al finanziamento dellamissione Rivoluzione verde e transizione ecologica volta a favori- re lo sviluppo dell’economia circolare, dell’agricoltura sostenibile e di fonti di energia rinnovabile. Ma non è tutto. Come dimenticare le iniziative finalizzate al- la riduzione dell’incidenza dei prodotti di plastica? L’emanazione del Decreto Legislativo n. 196/2021 – pubblicato lo scorso novembre in GazzettaUfficialeeadottatoinattuazionedellaDirettiva(UE)2019/904 del Parlamentoeuropeoedel Consiglio, del 5 giugno2019 – segnauno step fondamentale: inbase all’art. 5 del citatodecreto, infatti, già a par- tire dallo scorso 14 gennaio , vige il divietodi immissione sul mercato, tra l’altro, di determinati prodotti in plasticamonouso – tra cui posate, piattiecannucce –chepossonoesserecommercializzati esclusivamen- te fino all’esaurimento delle scorte. Pertanto, anche i Pubblici Esercizi dovranno inevitabilmente aggiornare i propri ordinativi, avendo cura di utilizzare solo prodotti con caratteristiche diverse da quelli in pla- stica monouso oggetto di divieto, potendo, tuttavia, smaltire le scorte precedentemente acquistate e accumulate inmagazzino. Sul punto è bene precisare che per non incorrere in violazioni - che, comportereb- bero la possibile applicazione di una sanzione da 2.500 euro a 25.000 euro - occorre essere in possesso della prova (da rinvenire ad esempio nelladocumentazione rilasciatadal fornitore) che i prodotti oravietati sianostati resi disponibili sulmercatodal produttoreper laprimavolta in data antecedente al 14 gennaio 2022. Il provvedimento, inoltre, richiede di adottare alcune misure finalizzateadottenere, entroil 2026, una considerevoleriduzione diul- terioritipologiediprodottidiplasticamonouso,tra cuitazzeperbevan- de,bicchieri,econtenitoriperalimenticondeterminatecaratteristiche . Il decretolegislativodellaDirettivac.d.‘SUP’ –SingleUsePlasti- cs -nonèperò il soloa farsi caricodi disincentivare l’utilizzodi prodotti inplasticamonouso: si ricorderà, infatti, come già con la leggedi bilan- cio per il 2020 era stata introdotta la c.d. Plastic-tax , la cui operatività è stata posticipata dalla ultima legge di bilancio al 1° gennaio 2023 . Si tratta di un’imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (MACSI) che hanno funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari. Subiran-
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