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56 Speciale/Drink pairing Mixer La ricerca della qualità degli ingredienti e degli abbinamenti deve essere accompagnata da un’accurata scelta del beverage . Ecco alcune idee di Jessika Pini Pizza e birra: non è l’unica coppia perfetta! L ’abbinamentopiù comune in Italia è con la bir- ra ,manonè l’unicogratificante.Nellageneraliz- zata tendenza a ricercare ingredienti di qualità per impasti e farciture può aver senso completare il menù con unapropostadi drinkpairing diversifica- ta e, allo stesso tempo, gestibile dalla pizzeria senza appesantire eccessivamente l’attività del personale di sala. Cominciamo dalla bevanda che in pizzeria non manca mai e cioè la birra. In genere il menù è scarno: un paio di birre industriali alla spina e qual- cosa di più specifico in bottiglia. Si puòmigliorare. E in questo i menù digitali possono dare un aiuto nel guidare i consumatori nel percorso di food & drink pairing . CON LA BIRRA La regola di abbinamento generale è facil- mente intuibile: “ Pizzedagli ingredienti decisi epar- ticolarmente saporiti chiedono birre strutturate e corpose , come alcune specialità d’abbazia, birre di bassa fermentazione dalle note di malto evidenti, come le marzen bavaresi, o delle strong bitter inglesi particolarmente fruttate. Di contro, p izze semplici, dai sapori più delicati, si sposano meglio con pils , Per chi ha fretta • Fondamentale, oltre all’abbinamentogiu- sto, è lamodalitàdella spillaturadellabirra che, se gestitamale, è la vera responsabile del sensodi pesantezza datoda questa ac- coppiata • Le origini territoriali dei prodotti della farcitura possono essere richiamate an- che con una proposta di vini tipici per un percorso che dal piatto prosegue nel bic- chiere • Alla familiarità di vino e birra aggiungia- mo le contaminazioni dellamixology con cocktail semplici e facili da abbinare e da bere. con session Ipa non eccessivamente luppolate e al- coliche o con delle witbier belghe ”, spiega Mauri- zio Maestrelli , giornalista e ideatore della Milano BeerWeek . Entrando nello specifico di alcuni esempi: “Se penso a una pizza importante con ingredienti tipo gorgonzola, salsiccia e cipolla (che poi è quella che ordino spesso) – prosegue Maestrelli – ci abbi- nerei una Westmalle Tripel , ovvero una specialità d’abbazia da nove gradi alcolici, ma perfettamente bilanciata. Con una margherita va bene una pils , magari artigianale italiana come la Tipopils del Bir- rificio Italiano , chi ama le pizze con frutti di mare potrebbe provare una witbier , birra belga con fru- mento non maltato e aromatizzata con coriando- lo e buccia d’arancio. Una diavola o una pizza che preveda ingredienti un po’ piccanti o speziati trova equilibrio inuna bitter inglese che non è così amara come dice la parola o in una session Ipa ”. La critica che viene sollevata sull’abbina- mentopizza ebirra riguarda l’incontrodi due lievi- tati e l’effettodi gonfiore addominale . “Questa criti- ca, spesso comprensibile, nasce soprattutto a causa di una poco corretta spillatura – osserva Maestrelli –. Occorre rispettare i tempi di riempimentodel bic- M a u r i z i o M a e s t r e l l i , i d e a t o r e d e l l a M i l a n o B e e r W e e k
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