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91 Maggio 2022 L’attuale presidente dell’International Bartenders Association è una delle figure di maggior prestigio nel mondo del bartending. Una lunga carriera dalla natia Sardegna a Venezia, la presidenza dell’AIBES prima di quella IBA e l’attenzione quasi ‘maniacale’ per la formazione… I ntervistare Giorgio Fadda, dal 2020 presidente IBA, non è cosa facile. Del resto se si è a capo di una ‘confederazione’ composta da ben sessan- taquattro associazioni nazionali diverse, una delle tante cose che ti possonomancare è proprio il tem- po per concedere un’intervista. Va detto però che la disponibilità, Fadda riesce sempre a trovarla. E così, tra una tappa a Cipro e una in Svizzera, tra un viag- gio a Cuba e un rientro in Italia fermandosi qualche giorno in Portogallo, siamo riusciti a fare una profi- cua chiacchierata. Sardopernascita,GiorgioFaddamuove i suoi primi passi proprio in quest’isolameravigliosa. Il bar di Iglesias come esordiopensatopermettere insieme i soldi sufficienti all’acquisto di una nuova batteria – ebbenesì ilpresidentecoltivaunaverapassioneper la musica–, poi la trasferta, inautostop, inCostaSmeral- da, dove iniziaunpercorsoprofessionaleecletticoche lo vede sempre più protagonista in Italia e all’estero, alternandol’esperienzanellediscotecheaquellanegli hotel di lusso, come il TheWestinEuropa&Reginadi Venezia. Sempre avendo a cuore la vita associativa in Aibes, alla quale ancora oggi riserva attenzione, im- pegno e quello stile che è proprio dei grandi barman. Di quelli, insomma, chebastaguardarli per imparare. Presidente, allora, come sta andando il giro del mondo? Bene (sorride). Del resto fa parte dei compiti del presidente essere vicino alle tante associazioni che compongono l’IBA nelle occasioni importanti quali sono i concorsi nazionali. Con sessantaquattro Statimembri è francamente impossibile essere sem- prepresente,maneimiei limiti umani cerco sempre di esserci. Almenofino al 2023, quando scadrà ilmio mandato. LA PAROLA A… Giorgio Fadda: la formazione ‘sartoriale’