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26 Pubblico esercizio/Analisi IRI Mixer Bionde alla riscossa La birra recupera il terreno perso più lentamente di altri, perché i canali di riferimento per questa bevanda sono stati i più penalizzati. Ci sono però nicchie in crescita che vale la pena di presidiare di Elena Consonni Per chi ha fretta • La birra è tra le categorie di bevande che stentano a recuperare il terreno perso nel 2020, soprattutto a cause del calo delle vendite dei fusti • La bionda a bassa gradazione è la tipolo- gia più venduta, maweiss, birre d’abazia, bianche… sono nicchie interessanti per performance e marginalità • Il completo recupero delle attività di pub e birrerie offre buone prospettive per la categoria T ra le bevande, quella che più stenta a recupe- rare il terreno perso è la birra , che sta perfor- mando peggio della media del comparto nel fuori casa . “Se a livello globale le vendite di bevande nel fuori casa sono ancora sotto del 12,8% rispetto al 2019 - commenta in esclusiva per Mixer Mario Carbone , Account Director di IRI – la birra è ferma al -21% , un dato che trova una spiegazione nel calo delle vendite dei fusti . Questo formato è stato il più penalizzato perché le tipologie di locali che più fa- ticano a recuperare il terreno perso sono pub e bir- rerie, oltre che le pizzerie , che sono i punti di con- sumo più orientati alla birra in fusto. Inoltre il fusto, una volta aperto, va consumato rapidamente e vista la maggiore difficoltà nel prevedere le vendite, gli esercenti preferiscono spostare l’offerta dal fusto alla bottiglia , se non addirittura alla lattina . Questo formato si presta tra l’altro all’asporto e al delivery ed è agevolato dalla crescita di queste modalità di fruire dei servizi del fuori casa”. Le dinamiche di vendita dei fusti impattano peròpesantementesututta lacategoria, di cuiquesto formatorappresentacircail40%involumeeil50%in valore . “Leperditeper i fusti – sottolineaCarbone– so- no intornoal 28%involume e al 30%invalore. Soffre meno il vetro (-12,9%a volume e -16,8%a valore), più in linea con i valori espressi dalla filiera del fuori casa. Cresce invece la lattina , con +5,7% a valore e +0,5% a volume, che peròha unpeso ancora limitatonella ca- tegoria, nonostante sia in crescita”. La composizionedegli assortimenti dei distri- butori di bevande riflette l’andamento del mercato: è calato di circa 24 referenze rispetto al 2019 e a farne le spese sono state soprattutto le referenze in fusto e in bottiglia, mentre sono quasi raddoppiati i prodotti in lattina, che oggi contano unmedia di 9 item. PREZZI DA MONITORARE Venendo alla questione prezzi, quello della birraè rimastopiuttostostabile . “I prezzimedi di ces- sione della birra dal grossista al locale nel 2021 sono cresciuti del 2% rispetto al 2019 – spiega Carbone – un aumentonondovutoauna crescitadei listini , che non sono stati toccati, quanto al tentativo di recupero di marginalità dei distributori, riducendo le vendite promozionali per far fronte agli aumenti dei costi fis- si. Ritengo che questo 2022 sarà il vero anno si svolta: stiamo assistendo a una crisi inflattiva mondiale per mancanzamateriali (piùgli imballi che lemateriepri- me, nel caso di questa categoria), aumento costi ener- getici e trasporti. Questo porterà l’intera categoria ad aumentare i prezzi. Se i vari player non riusciranno ad assorbire i costi aggiuntivi ed essi verranno trasferiti a valle, e quindi sul cliente, si rischiadi rallentare il recu- pero della filiera. Mi aspetto che dopo l’estate il tema diverrà sempre più caldo. Alcune aziende hanno già ritoccato al rialzo i listini, ma ci sarà probabilmente un secondo aumento nell’arco dell’anno ”.

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