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68 Ristorazione/Cucina ucraina Mixer beni necessari in Ucraina e molte associazioni ci stanno aiutando , tra cui la Croce Rossa e la Prote- zione civile . ANCHE I BAR SCENDONO IN CAMPO Con un’offerta meno identitaria ma tanto cuore e forti legami con la patria sempre attivi: così anche i titolari di bar di origine ucraina sono sce- si in campo con iniziative solidali . Tra i primi ad attivarsi il Bar Safari di Livorno di Iryna Rodych e Gennadiy Orlov . diventato centro di raccolta per prodotti donati da inviare nel Paese. Così, come rac- conta Il Tirreno, appoggiati accanto ai tavoli del bar sono comparsi scatoloni conbiscotti, cartoni di latte e succhi di frutta a lunga conservazione, pannolini, saponi e prodotti per l’igiene personale. Si è impegnata anche Viktoria , titolare del NextCafè di Borgomanero : “ Mi sono detta che non potevo restare a piangere e ho cominciato la raccol- ta. Ho la fortuna di avere sotto il bar questo grande locale che abbiamo riempito fino all’inverosimile, perché la generosità delle persone è stata straordi- naria” ha raccontato a La Stampa . Stesso copione anche per NadiaDobosh , ti- tolare del Bar 103 a Viterbo, che con la figlia Olga e alcune amiche sta raccogliendo vestiti, cibo e medi- cinali da spedire in Ucraina. Sessanta pacchi in una giornatacomeraccontaal sitoT usciaWeb.eu . “Stiamo cercando di aiutare il nostro popolo in tutti i modi”. Ementre all’ Harry’s Bar di NewYork ilMo- scowMule diventa KievMule emolti bar americani rinominano la Caipiroska Caipi Island , e i White Russian e Black Russian White e BlackUkrainian , i titolari del bar Moka , sulla via Emilia a Savignano , lei ucraina lui italiano, hanno chiuso per andare in Ucraina e portare in salvo alcuni parenti, come rac- conta Il Corriere di Romagna . Quattro giorni andata e ritorno: chiuso per salvataggio anziché per ferie . In questo presente distopico che non sembra mai finire succede anche questo. ❁ Non sonomancate le iniziative collet- tive nel nostroPaese, anche se va detto che probabilmente il fatto di avere un Terzo settoremolto forte e attivo le ha rese meno evidenti. Gli chef di Keeps on Cooking che du- rante il lockdown trasmettevano ricet- te a sostegno della ristorazione chiusa per Covid, ora attraverso lezioni di cu- cina online aiutano a raccogliere fondi a supportodella Fondazione Soleterre, impegnatanell’aiutare i bambini ucrai- ni malati di cancro e le loro famiglie. Trenta ricette inun e-book raccolte tra badanti, colf, vicine di casa ucraine da Vittorio Castellani, meglio noto come chef Kumalé: si trovanone Il Ricettario Ucraino, un e-book scaricabile gratui- tamente sul sito ilgastronomade.com con l’invito a donare a Medici senza frontiere. E c’è anche la ricetta del bor- scht di chef Klopotenko. L’iniziativa #makeborschtnotwar è stata colta da Slow Food Italia che in- vita tutti i locali dell’Alleanza a inserire unpiatto ucraino inmenu e devolvere il ricavato in beneficienza. To be continued… LE INIZIATIVE IN ITALIA L a torta K iev del ristorante kozak : prodotta a K iev , U craina , dal 6 dicembre 1956 dalla fabbrica dolciaria K arl M arx , è composta da meringhe classiche con noci , crema C harlotte con cioccolato e rhum . L a C orte del L upo di G olferenzo (PV) è stato il primo locale italiano ad aderire all ’ invito # makeborschtnotwar I n v i o d i a i u t i a l l ’ U c r a i n a L’articoloèstatochiuso il25marzo2022.

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