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70 Ristorazione/Format Mixer DonAbbondio, ilWine &Beer Shop trasversale chemancava Una rivendita che punta sulla regalistica. E che considera l’asporto, la vendita diretta e il consumo in loco una formula vincente. Un format che piace e firmato da tre professionisti del settore di Riccardo Sada G i a n l u c a R o s s i O rsago è un piccolo comune italiano del Trevi- giano. Qui ha sede Don Abbondio , l’alterna- tiva per chi cerca un wine, beer & spirits shop in cui poter degustare e acquistare prodotti di qua- lità, oltre che vivere in modo diverso la colazione e l’aperitivo. Il locale è stato ufficialmente aperto il 13 ottobre del 2020 e a settembre del 2021 era già a pieno regime. Le suenovitàper il prossimo trimestre saranno parecchie, assicurano i soci fondatori. Dalla colazione all’aperitivo, il Don Abbondio sorprende la clientela a ognimomentodella giornata. In loco, è possibileacquistaredirettamentealcuni tra imigliori prodotti di Serena Wines , così come birre e liquo- ri della migliore qualità. Amministratore della Da From, co-proprietariadelDonAbbondio, è Gianluca Rossi , che racconta della associazione di partecipa- zione con Luca Serena di Serena Wines nell’opera- zione legata allanascita del locale. Rossi ènel settore delle enoteche e delle birroteche con mescita da 30 anni. “Questonostro è un lavorodi squadra , che na- scedallacompetenzadi unostaffpreparatissimo, che sa gestire al meglio l’export e i lavori di intermedia- zione con i clienti e i fornitori”. Il progettoDonAb- bondio è nato durante unmomento di difficoltà, inpieno lockdown. “Come grossisti di beverage , ci siamo ritrovati disoccupati. Abbiamo così in- trapreso un discorso con Bauli, con cui lavoro da anni, che ci ha concesso lo spazio dove far sorgere l’attività”, rivela Rossi. Birra, vino, liquori epiccola ristorazio- ne , questa la proposta. “La cucina in realtà non è un nostro core business, invece lo è il nostro snack bar , così puntiamo sull’ happy hour ” . Per il resto, i fondatori si sono avvalsi di un interior de- signer. “Le attività oggi le fanno le persone. Bisogna andare oltre internet e il suomododi vendere, quindi bisogna lavorare sulle risorse umane. Io qui faccio un po’ il direttore d’orchestra; Michele Griggio è invece il nostro sommelier proveniente dall’Alma; Luca Se- rena, infine, si occupa del reparto strategico. Insieme abbiamo dato un’anima a questo locale . Curiamo diverse attività per far conoscere al meglio i nostri prodotti fidelizzando i clienti con la cura che ci con- traddistingue”. Griggio, Rossi e Serena vanno diret- tamente sul territorio, anche all’estero, per capire il valore dei prodotti . “Solo a un passo successivo li immettiamo sul mercato. I nostri professionisti pro- vengono da una formazione davvero profilata e la loro esperienza si fa sentire in tutta la filiera”. La comunicazione privilegia i canali social . “Partendo da piccoli spunti, arriviamo alla pubblica- zione sulle variepiattaforme, inmododa informare al meglio il canale b2c. Il nostro target restamedio-alto , nessuno si lamenta dei nostri prezzi. Andiamo dai 15 ai 500 euro per i vini e poi passiamo ai liquori premiume alle birre artigianali, belghe e in cassa vuoto a rendere, così il cliente può farsi una con- fezione adhoc ”, aggiungeRossi. “Noi rappresen- tiamo tutta l’Italia e diamo priorità ai prodotti di Serena ma non possiamo limitarci a quelli locali. Ameno che non si tratti di gastronomia: in questo caso stiamo attenti alla territorialità ”. Si arrivaquindi aunagrande selezionedi cicchetti, conbaccalà, trippe, formaggi conil tartufooaffinati, poi i salumi veneti. “Vogliamo dare un prodotto ga- stronomicoesclusivoeaffermare lanostra conoscenza anche quando si tratta di pairing ”.
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