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21 Luglio-Agosto 2022 LO SPRITZ RESTA IL RE COME CAMBIA L’IDENTIKIT DEL CONSUMATORE Le preferenze dei consumatori parlano chiaro: tra i cocktail alcolici stravince lo Spritz, che interessa da solo oltre lametàdelle consumazioni dellacategoria . A recitare la parte del leone è in particolare l’Aperol Spritz, seguito a distanzadal Campari Spritz. Le altreproposte, che spaziano dal Negroni al Gin Tonic, dall’Americano al Moijto, si spar- tiscono la parte restante. Ma nessuna totalizza percentuali significative. Potremmo definirla la rivincitadell’universo rosa . Se nel 2021 a cedere alle lusinghe dei cocktail alcolici erano soprattutto gli uomini (54% vs 46%), nel primo trimestre del 2022 le donnemettono a segno un inaspettato sorpas- so, arrivandoapesareper il 54% sulle consumazioni legate a questa categoria. Un cambiamento destinato a non pas- sare inosservato – rivelano i dati di TradeLab – al quale se ne accompagna anche un altro: cresce la componente più giovanedei consumatori , adiscapitodella fasciapiù agée . Il peso dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni passa infatti dal 23%del 2021 al 28% del primo quarter di quest’anno, quello della fascia successiva, dai 25 ai 34 anni , incrementa dal 17% al 19% . Flettono,alcontrario,i65/75enni , cheperdono4pun- ti percentuali, contraendo lapropria incidenzadal 9%al 5% . Dinamica specularmente inversa è invece quella chesiregistrasul frontedi amari edigestivi . Qui prevale lar- gamente la componentemaschile (76%vs 24%) edecresce quellapiùgiovane : i ragazzi tra i 18 e i 24 anni infatti lascia- no sul campo10punti percentuali, passandodal 42%di in- cidenza del 2021 al 32% rilevato tra gennaio emarzo 2022. dando avanti, quindi, è ragionevole che i prossimi mesi facciano registrare una normalizzazione del- la crescita. Che però – e qui sta la buona notizia – stando a queste prime rilevazioni sull’anno, sembra destinata a consolidarsi ”. I RIFLESSI SU BAR E RISTORANTI A beneficiare in modo vigoroso della ritrovata vitalità del comparto si candida innanzitutto il canale dei bar , quello cioè da cui transita ben l’81% delle consumazioni dei cocktail alco- lici e il 42% delle comande legate agli amari e ai liquori dopo-pasto. Il bar può del resto contare sulla capacità di intercettare, seppure con intensità diverse, tutti i principali momenti di consumo legati agli spirits: riesce infat- ti a rispondere alla domanda degli ape- ritivi consumati prima del pranzo, prima della cena, nel dopo-cena e negli orari più tardi. Lo provano i dati: nel caso, per esempio, dei cocktail alcolici – stando a TradeLab – l’appun- tamento del mezzogiorno pesa per il 9% sulle co- mande legate aquesta categoria, quello serale il 41%, quello del leisure notturno il 25%. La crescita del segmento promette tuttavia di riflettersi positivamenteanche sui ristoranti : qui, in realtà, a trainare la volata potrebbero essere gli amari e i digestivi , che sviluppano in questo canale il 49%delleproprie consumazioni, conunadecisa concentrazione (36%) nei locali di fascia me- dio-alta , ovveroquelli chepresentanomenu tra 20 e 30 euro e superiori ai 30 euro. Me- norilevantepare inveceessere l’apporto dei cocktail alcolici dal momento che per la ristorazione passa il 13% delle comande. Un dato comunque non ri- sibile, se si considera che questo ca- nale non rappresenta certo il banco d’elezione per la categoria. E che può essere ricondotto principalmente a due fenomeni. “Da un lato – nota Bor- ghi –, durante il 2021 i ristoranti hanno cercato di presidiare, almeno in parte, il vuoto di mercato generato dalla chiusura dei locali notturni . Dall’altro, sta arrivando probabilmente a una fase di maggiore matura- zione un trend che strizza l’occhio alla contami- nazione e che tocca soprattutto i locali di posizio- namento più alto”. Un trend che quindi converrà tenere sott’occhio. ❁

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