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22 Analisi IRI Mixer Quando il ‘White’ è di tendenza C’è un’oasi felice tra le bevande ed è quella degli spirits, le cui vendite sono in aumento anche rispetto al pre-pandemia. Merito soprattutto delle ottime performance dei White spirits. Elena Consonni Per chi ha fretta • Gli spirits sono la categoriadi bevande che meglioha recuperato leperdite dellapan- demia, La crescitaè fruttodelleottimeper- formance dei White Spirits, le cui vendite crescono sia in valore che in volume • I White Spirits sono protagonisti in tutti i canali, in particolar modo nel mondo della notte, dove sono riusciti a crescere nonostante questa tipologia di locali sia stata la più penalizzata • Il fenomeno della mixology, spinto dalle aziende di produzione e dai distributori, spiega la crescita della categoria e la sua qualificazione T ra le bevande, il mondo degli spirits è sicura- mente quello più vivace . È quanto si desume dai dati raccolti da IRI sulle vendite dei distri- butori di bevande. “La categoria degli spirts – affer- ma in esclusiva perMixer MarioCarbone , Account Director di IRI – performa benissimo, con un trend inpositivo non solo nei confronti del 2020, ma an- che del 2019 , che è il vero anno da prendere come riferimentoper il Fuori casa. Stiamoparlandodi un +8,1%avaloree -2,5%avolume . Considerando che il canale nel suo complesso è ancora sotto dell’11% rispettoal 2019, gli spirits vannomoltobeneperché la categoria si sta qualificando”. Lacrescitadellacategoriaè trainatasoprat- tutto dai White Spirits, per intenderci rhum, gin e cachaçachedasolirappresentanoil37%delmerca- to invalore e il 32%avolume . “Se ad essi aggiungia- mo la vodka , chenoi conteggiamoaparte – rimarca – arriviamo al 48% del mercato in valore e al 45% involume. Il pesodi questebevandenel portafoglio degli spirits è davvero consistente”. Seguono per rilevanza i digestivi alcolici (amari, chine…) e i liquori dolci , entrambi con il 17% di quota. Più staccatiwhisky, grappa, brandy , tutti sotto al 10% di quota. “La crescita della categoria è data dalle ot- time performance degli White Spirits (+43,7% in valore e +22,6% in volume) – sottolinea Carbone – che compensano laperditamedia intorno al 5%che gli altri segmenti ancora registrano rispetto al 2019. Fanno eccezione brandy e ready to drink , che sono in crescita, ma che hanno ancora un peso poco rile- vante sul totale degli spirts . I superalcolici portano marginalità alla filiera delle bevande nel fuori casa e , soprattutto nel consumo serale, stanno rubando quote alla birra , in particolare a quella alla spina”. In tutti i casi leperformance invalore supera- noquelle involume. Questo si spieganella tendenza alla qualificazione dell’offerta conun cambiodimix che riflette lemodedelmomento. Inquestomomen- to i distributori si stanno focalizzando sul gin, che performa molto bene . Questo si evince anche dalla composizione dei loro assortimenti. Su un totale di 333 referenzedi alcolici, 108–pocomenodi un terzo – sonoWhiteSpirits, cui aggiungere30 itemdi vodka. E non si può dire che il fenomeno sia limita- to al fuori casa. I White Spirits crescono a due cifre anchenel canalemoderno . “Il consumatore – spiega Carbone – compra gin e bibite analcoliche (soprat- tutto toniche e ginger ) e si prepara i cocktail a casa”. I CANALI DI RIFERIMENTO Sono quattro i canali di riferimento per gli spirits nel fuori casa (mondo della notte, bar diurno, ristoranti epizzerie) chepresentanodinamichenon sempre sovrapponibili. Ilpiùinteressanteèilmondo dellanotte, doveoltre il 70%degli acquisti è rappre- sentato daWhite Spirits e vodka . “ Lamiscelazione è un fenomeno importan- tissimo per i locali notturni – sottolinea Carbone – infatti i White Spirits crescono in questo canale più rispetto alla media per i grossisti di bevande. Par-

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