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65 Luglio-Agosto 2022 Di grande attualità la filosofia Zero Waste si propone di ridurre al massimo gli scarti di lavorazione. Una filosofia pratica che si può coltivare con successo anche al bar. Come ha voluto dimostrare a Mixology Experience, nel corso di una masterclass specifica, il team Mixing Lab Mirco Bedin, Edoardo Bullio, Pierpaolo Ciccone, Gabriele Lampasi e Simone Stocco MIXING LAB Zero Waste , il nome cool di un principio antico… È stato bello, lo confessiamo, ritrovarsi nella tre giorni di Mixology Experience tenutasi a Mi- lano lo scorso maggio. Bello per aver avuto l’opportunità di incontrare nuovamente colleghi e professionisti di questo nostro mondo in pre- senza , utile per l’occasione di scoprire e assaggiare nuovi prodotti che certamente sapranno dire la loro nel mercato. Le giornate milanesi sono state anche l’occasione per poter ascoltare un nutrito numero di seminari, dibattiti e masterclass che rappresen- tano sempre un momento di approfondimento e di confronto oggi più che mai necessario se si vuole restare al passo con i tempi. Una di queste masterclass è stata organizza- ta dal nostro gruppo e tenuta da Edoardo Bullio , vincitore del Premio Angelo Zola nel 2020 e socio AIBES della sezione Veneto Trentino-Alto Adige, e da Mirco Bedin , responsabile territoriale della se- zione Friuli-Venezia Giulia. L’argomento? Di grande attualità ovvero la responsabilità di ciascun bar- man nell’abbattere gli scarti di lavorazione all’in- segna di una maggiore sostenibilità e di un mino- re impatto ambientale . Quello che oggi si conosce come lo Zero Waste. Di che cosa si tratta? Non si deve fare l’errore di considerare lo Zero Waste solo come un fenomeno

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