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12 Osservatorio Fuori Casa Mixer Un nuovo punto di vista sul canale Horeca Nasce l’Osservatorio Fuori Casa, un’iniziativa realizzata da Mixer in collaborazione con Immediando per raccontare l’evoluzione del mercato del fuori casa Guido Chiusano U nnuovo strumentodi lavoroper gli operatori delmon- doHoreca. Prende ilviadaquestonumerol’Osservato- rioFuoriCasa, il nuovoprogettodiMixer realizzato in esclusiva in collaborazione con Immediando, società specia- lizzatanell’acquisire, gestire e rendere fruibili le informazioni raccolte su tutto il territorio nazionale in molteplici canali distributivi, tra cui il mondo dell’OOH. L’OsservatorioFuoriCasasar unappuntamentofis- so, basato sulle rilevazioni effettuate in un panel composto da 50 bar di cinque citt diverse . A Milano, Torino, Roma e Napoli, si aggiungerà di volta in volta una località turistica, inmodo da seguire e raccontare la stagionalità dei consumi. Ma quali saranno gli aspetti presi in esame dall’Osservatorio Fuori Casa? Innanzitutto, i prezzi: unargomento fondamen- tale in una fase di forte pressione inflazionistica e profonda trasformazione dei modelli di consumo. Ogni mese verr monitorato il posizionamento di prezzodi una serie di referenze rappresentative dell’offerta standard di un bar diurno : si va dai ‘pilastri’ della caffette- ria – caffè, cappuccino, brioche – a punti fermi del beverage alcolico e analcolico – birra chiara piccola alla spina, Spritz, bottiglia d’acqua da 50 cl, succodi frutta, Coca-Cola in lattina da 33 cl, Red Bull – passando da panino, hamburger e toast. Una fotografiachecomprende, dunque, prodotti presenti con elevatissima frequenza nelle diverse occasioni di consumo. La rilevazione prezzi sar una costante dell’Osservatorio Fuori Casa, in modo da fornire agli operatori un punto di riferimentooggettivoconcui confrontare lapropriaofferta . Ma ogni mese il panel dell’Osservatorio Fuori Casa sarà sol- lecitato su altri temi di attualità per la business community. Cominciamo questo mese con l’ outdoor e la conse- gna a domicilio . Nel difficile contesto di mercato scaturito dallapandemia, la gestione degli spazi esterni e il ricorso alla formuladelivery sono stati fondamentali per rispondere alle attesedi una clientela costrettaa rivedere leproprie abitudini nel canale fuori casa. A MILANO IL CAFFÈ È LOW COST Entriamo ora nel merito dei risultati, cominciando propriodai prezzi: perquestarilevazioneeffettuatanelpieno dell’estate,èstataRiminilametaturisticasceltaperaffiancare i quattro grandi centri urbani monitorati dall’Osservatorio Fuori Casa . E le sorprese non sono mancate, a partire dal re della caffetteria: il prezzomedio di una tazzina di caffè è pari a 1,21 euro,ma con evidenti oscillazioni. La palma di città più economica va a Milano con 1,11 euro; all’estremo opposto Roma dove un caffè costa 1,28 euro. Nel mezzo Rimini (1,17 euro), Torino(1,24euro) eNapoli (1,27euro). Per il cappuccino laclassificanoncambia, conMilano(1,49euro)piùeconomica di Rimini (1,53 euro), Torino (1,59 euro), Napoli (1,76 euro) e Roma (1,81 euro), mentre lamedia complessiva è 1,64 euro. “Il panel dell’OsservatorioFuori Casa – afferma Diego Rovetta , DirettoreCommercialeeProductManagerdi Imme- diando–è compostodabar diurni di quartieri centrali. La col- locazione incontesti piùprestigiosi inevitabilmente influisce sulla battuta di cassa, ma non sempre alla stessa maniera. Se guardiamo al totale delle referenze, Milano è la città più cara. Eppure, nella caffetteria risulta la più economica, ma proba- bilmente perché a Roma eNapoli, cioè le due cittàmeno care sul totale delle 13 referenze rilevate, è maggiore il sovraprez- zo applicato alla caffetteria per via del fatto di essere in pieno centro. Secondo punto, relativo ancora alla caffetteria: si trat- ta dell’ambito merceologico in cui è minore la variabilità di prezzo nello stesso comune. Di conseguenza, gli operatori di ciascuna delle cinque citt possono guardare al datomedio messo inlucedall’OsservatorioFuoriCasaeconsiderarloun buonindicatorepercapirecomecollocarelapropriaofferta ”. Nelle referenze più complesse, perchémaggiormente elaboratedapartedell’esercente, lavolatilitàdei prezzi appare piùmarcata, per effettoevidentementeanchedel target di rife- rimento. “Per esempio–continuaRovetta– nellanostraricerca esclusiva
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