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18 Normative Mixer Buoni pasto. “Commissioni al 5%? È solo il primo step” Le associazioni dei pubblici esercizi e della distribuzione lavorano già alla prossima Legge di Bilancio. Con l’obiettivo di raggiungere la salvaguardia totale del valore nominale del buono pasto Giulia Di Camillo “È un primo importante segnale, ma l’obiettivo di Fipe resta quello di raggiungere la salvaguardia totale del valore nominale del buono pasto, come accade in altri Paesi europei, evitando la speculazione sul diritto di alimentarsi dei lavoratori”. Lo ha dichiarato senzamezzi termini AldoCursano , vice presidente vica- rio della Federazione Italiana Pubblici Esercizi in seno a Confcommercio, amargine dell’approvazione della legge di conversione del decreto cosiddetto ‘Aiuti’ che dopo l’esame della Camera è stato approvato anche dal Sena- to: in buona sostanza è diventato legge il tetto massimo del 5% (in precedenza si è arrivati anche oltre il 20%) alle commissioni a carico degli esercenti – e quindi bar, ristoranti, esercizi di vicinato, supermercati e ipermerca- ti – nelle gare per l’acquisto da parte della Pubblica Am- ministrazione del servizio sostitutivo di mensa tramite buoni pasto per i dipendenti pubblici. “I buoni pasto sono stati concepiti come uno stru- mento straordinario di welfare, apprezzato e diffuso, con- templando tra l’altro il vantaggio della decontribuzione e integrale deduzione per i datori di lavoro e della defisca- lizzazione per i lavoratori – ha proseguito Cursano – Con gli anni sonopoi divenuti strumenti speculativi, arrivando amettere in ginocchio chi eroga effettivamente il servizio attraverso un meccanismo che impone a questi ultimi di pagare gli enormi sconti di cui oggi beneficiano i datori di lavoro”. In pratica, invece di pensare a come apportare miglioramenti, “si è pensato solo ad approfittarne e l’unica soluzione è stata quella di mettere insieme le associazioni che subivano questo mercato drogato, minacciando una possibile e reale estinzione del business dei buoni pasto”. Per l’esponente Fipe il valoredel buononon si deve tocca- re perché frutto di un accordo tra datore di lavoro e lavo- ratore: “È l’ora di sostenere chi lavora; i costi di servizio ci Per chi ha fretta • Nelle garepubblichedi Consipdiven- ta legge il tetto massimo del 5% alle commissioni sui buoni pasto a carico di bar, ristoranti ed esercizi commer- ciali • Stando ai numeri del 2019, il buono pasto ha creato un giro d’affari di 3,2 miliardidi euro.Nehannobeneficiato 3milioni di lavoratori • Le associazioni dei pubblici esercizi e della distribuzione sono al lavoro per la riforma strutturale del sistema nell’ambito della prossima Legge di Bilancio L ino E nrico S toppani , presidente F ipe -C onfcommercio
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