MIXER_349
30 Insights Mixer bientale – di cui non si discute il valore intrinseco per l’uomo e il pianeta – rischia di essere inso- stenibile sotto il profilo economico. Di riflesso i produttori sottolineano la necessità di consi- derare la sostenibilità come un risultato dell’ef- ficienza aziendale e non come un costo privo di ritorni economici. E ricordano un dato: la pla- stica da loro immessa annualmente si aggira ad oggi sulle 310.000 tonnellate, cioè più omeno la stessa quantit di dieci anni fa, ma nel frattem- po ilmercato è cresciutodi oltreun30per cento . Una contraddizione solo apparente, che ha una spiegazione semplice: negli ultimi dieci anni il peso delle bottiglie è diminuito tra il 30 e il 40%, consentendo appunto di conciliare sostenibilità ambientale ed economica, mediante l’efficienza. L’EFFETTO SUI LISTINI La tempesta perfetta a monte – sul ver- sante costi – ha fatto sentire i suoi effetti a valle, cioè i listini. Il gran caldo estivo hamesso il turbo alle vendite in tutti i canali, con un incremento complessivo che a fine luglio veniva quantifica- to intorno al 6-7%, fermo restando però che l’ef- fetto stagionale solitamente incide per non più di un 4-5% sulle performance dell’intero anno. Una crescita insufficiente per rimediare a quel 25% di costi in più che i produttori lamentano. Di conseguenza è partito il braccio di ferro con la distribuzione e anche nell’Horeca ci sarebbe- ro stati casi di aumenti ripetuti due oaddirittura tre volte nel giro di pochi mesi. Al momento di mandare in stampa questo numero di Mixer, si parla insistentementedellanecessit di rivedere ulteriormente i prezzi di cessione in settembre . Ma la variabile metereologica impazzita che farà ricordare il 2022 è la siccità: la prolunga- ta assenza di precipitazioni è stata tirata in ballo anche relativamente all’acqua confezionata, pro- spettando difficoltà di approvvigionamento. È chiaro che i giacimenti di acqua minerale sono alimentati dalle piogge e dallo scioglimentodelle nevi – né più né meno di quanto accade nel caso dei bacini più superficiali –ma nonva dimentica- to che essi possono essere collocati a centinaia di metri di profondità, una distanza che l’acqua per- corre in tempi lunghi. Ed è proprio questo pro- cesso di autofiltrazione a dare le caratteristiche di purezza batteriologica e presenza diminerali che rendono l’acqua minerale tale . Dunque, la scarsità di precipitazioni ha un effetto assai più dilatato rispettoaquellodrammaticoe immedia- to che abbiamo visto su laghi e fiumi. MARGINALITÀ E FORMATI Infine, l’acquamineralenel pubblicoeser- cizio. La congiuntura sfavorevole descritta finora non incide – fortunatamente – sugli aspetti posi- tivi del prodotto per il titolare di un bar o di un ristorante. Acominciare dallamarginalità, sicura- mente molto interessante, visto che parliamo di una referenza che richiede sì spazio inmagazzino e un po’di movimentazione, ma non comporta alcuna trasformazione e quindi costi in termini di personale e attrezzature. E raggiunge volumi notevoli: basti pensare che un ristorante ne con- suma mediamente tra le 10.000 e le 15.000 bot- tiglie l’anno. Ipotizzando per i formati maggiori un prezzo d’acquisto compreso tra 0,80 e 1 euro eunodi venditanella forchetta tra i 2 e i 5 euro, si fa presto a capire quanto l’acqua possa incidere inpositivo sul fatturatodi unpubblico esercizio . Se ben presentata, l’acqua è un ottimo biglietto da visita, perché qualifica il locale e ne comunica immediatamente il posizionamento al cliente. Un effetto amplificato dal packaging in vetro, che pure comporta – con la formula del vuoto a rendere – delle particolarità di gestione. Quanto ai formati, il mezzo litro è la norma nel bar, mentre nel ristorante la scelta è più ampia:
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