MIXER_349
84 Marketing Mixer Proviamo a considerare un piano di social media come la vetrina virtuale del vostro locale, e utilizziamolo come faremmo con una vetrina reale Roberta Parollo Per chi ha fretta • Per usare bene i social media non ba- sta improvvisare, occorre pianificare non solo i contenuti, ma anche la loro produzione • È fondamentale, nell’epoca dell’im- magine, sfruttare contenuti fotogra- fici e video • Un piano calendario elaborato inmo- do semplice su excel vi sarà utile per stabilire le priorità e per esseremeglio organizzati I social media sono la vostra super vetrina virtuale IL PIANO EDITORIALE E IL SUO SCOPO Pianificare i contenuti editoriali di una pagina social di una attivit commerciale o di un locale pubblico non è affatto complicato, ma può apparire tale. Il suggerimento è quello di gestire la pagina proprio come fareste – o fate già – con le vostre vetrine reali, pianificando cioè i conte- nuti da esporre secondo una certa logica – che possiamo anche definire ‘piano’ – e facendovi magari aiutare daunprofessionista creativo che èspecializzato in ‘decorazioni di vetrinevirtuali’ . Non intendiamodire che un socialmedia manager ha le stesse competenze di un vetrini- sta, ma piuttosto che le vetrine virtuali hanno lo stesso scopo delle vetrine reali , cioè illustrare il meglio della vostra attività, gli eventi che accado- no nel vostro locale, le novità che volete condivi- dere con i vostri clienti e così via: la particolarità vantaggiosa delle vetrine virtuali è che poten- zialmente possono vederle molte più persone , anche quelli che non stanno passando davanti al vostro locale… e se vi investirete qualche soldo per le sponsorizzazioni dei vostri post, potranno vederle tutti i potenziali clienti che deciderete di contattare. LE IMMAGINI E I VIDEO FATTI COME SI DEVE Bisogna ricordare che sia Instagram che Facebook (senza parlare di TikTok) sono social ad altissima intensit visuale , cioè poco adatti a veicolaremessaggi di testo lunghi e complessi – a meno che non si vadano a leggere su pagine gior- nalistiche odi commentatori di fatti e di costume. In generale c’è – su Instagram inparticolare – una predilezione per immagini fotografiche e video brevi e brevissimi , che non impegnino troppo il cervello per essere decodificati. Specificamente, il target di clientela più giovane, la cosiddetta GenerazioneZ , nonama af- fatto leggere (quelli italiani, poi, meno che quelli di altre nazionalità, a quanto riporta una recente ricerca di Save the Children) e quindi, postan- do video o foto, abbiamo più chance di attrarre la loro attenzione, di agevolarli a vedere i nostri contenuti e farci ricordare. Consideriamo anche che queste giovani generazioni sono cresciute a pane e video, imma- gini e filtri, e quindi hanno sviluppato anche un certo gusto esteticoper questemodalità di comu- nicazione, che deve essere rispettato anche nella produzione di brevi contenuti per i social media:
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz