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92 Formazione Mixer PIERLUIGI CUCCHI Corsi di formazione per e con FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi www.pierluigicucchi.it pierluigicucchi@gmail.com Conclusi i corsi di formazione, Fipe si appresta a progettarne di nuovi, che riprenderanno dopo una pausa estiva ricca di turismo; ribadendo il principio alla base di tutta questa operazione: un misto di competenza e passione Pierluigi Cucchi Gli sponsor Si apre una nuova fase C onclusa una stagione, l’organizzazione dei corsi di Formazione Fipe, insieme alle Con- fcommercio territoriali, comincia a proget- tare per il prossimo semestre autunno- inverno importanti appuntamenti formativi con i finan- ziamenti del Fondo For.Te e dell’Ente Bilaterale del Turismo . D’altra parte, quando si pensa alla nostra penisola e alle suemultiformi ricchezze turistiche, l’immaginario collettivo si perde fra le grandi bel- lezze architettoniche delle città d’arte, fra i sugge- stivi resti archeologici, fra gli straordinari scenari fatti di pietra, natura, luce e acqua dei nostri pano- rami ambientali, di confortevoli spiagge organiz- zatee soprattuttodi diversificatespecialit culina- riequotidianamentecelebrateneivariristorantie alberghi pronti adaccoglieree soddisfarealmeglio turisti sempre più preparati ed esigenti. La stagione estiva pare in molte localit di mare e di montagna straordinaria, sospinta anche dalla presenza di turisti stranieri , recupe- rando parte del vuoto lasciato in eredità dal lun- go periodo pandemico, purtroppo in un contesto economico europeo che fatica adecollare, gravato da molteplici sofferenze. La risposta alla doman- da turistica è riuscita per ora, fra tante difficoltà gestionali e la mancanza di personale qualificato capace di adeguare i servizi ed elevare la qualità dell’offerta, a sovvertire e superare quella visione fatalista e attendista che la simpatia istrionica po- tesse supplire alla competenza. Le competenze, le conoscenze tecniche, la cultura dell’accoglienza si costruiscono, come nei settori d’avanguardia e di ricerca o in campi di alta tecnologia, con un modello formativo continuo e specialistico ca- pace di ingenerare negli operatori la dignità e il rispetto professionale e l’orgoglio di appartenen- za al comparto. Nulla diventa proibitivo a coloro che si impegnano, giorno e notte, nell’impresa di apprendere e acquisire la cultura della professio- ne con costanza, senza fermarsi davanti agli osta- coli comprendendo che il successo professionale matura stagione dopo stagione e si realizza senza tentennamenti e con molti sacrifici e privazioni e con la consapevolezza che l’affermazione nel campo lavorativo si costruisce con fatica ma alla fine diventa un traguardomolto appagante. Mi vengono alla mente le parole del di- scorso visionario di alcuni decenni fa di Sergio Marchionne: “Oggi viviamo nell’epoca dei dirit- ti, del posto fisso, del salario garantito, del lavoro sotto casa, al diritto di urlare e sfilare, dal diritto di pretendere che i diritti sono sacrosanti e vanno tutelati. Ma se continuiamo a vivere di soli diritti moriremo perché questa evoluzione della specie crea una generazione molto più debole di quella precedente, senza il coraggio di lottare, ma con la speranza che qualcuno altro faccia qualcosa. Una specie di attendismo che è perverso ed è involu- tivo, per questo credo dovremo tornare al sano sensodel dovere, alla consapevolezza cheper ave- re bisogna anche dare. Bisogna riscoprire il senso delladignit dell’impegno, il valoredel contribu- tocheognunopuòdarealprocessodicostruzione dell’oggi e soprattutto del domani ”. ❁

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