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22 Intervista AD Mixer Montenegro: tutti i segreti per crescere nel canale Horeca Visione, fiducia nel futuro e una strategia di rebranding improntata alla qualità. Abbiamo chiesto a Sergio Fava, Direttore Business Unit Italia, come si fa a diventare (e rimanere) uno dei top player italiani Giorgio Maggi G li ingredienti di successo per una grande aziende di spirits? Azionisti in piena sintonia con il mana- gement, un team capace di remare nella stessa di- rezione e una forza distributiva che più capillare non si può . “Attenzione però, niente di tutto ciò è sufficiente, se in tempi complessi come quelli attuali non riuscissimo a mettere in campo un atteggiamento proattivo , scegliendo di stare in ogni occasione dalla parte dei nostri clienti”. È la filosofia di un top manager come Sergio Fava , dal 2016 Direttore Business Unit Italia , sempre più convinto, dopo gli anni della pandemia, che sono proprio le situazioni più difficili “a portare aspetti positivi e ad accendere la ricerca della soluzione dei problemi”. Bollette alle stelle, difficoltà nella logistica, boom dei costi delle materie prime. Come stanno andando le cose? “L’estate è andata bene, nonostante ci confrontassimo con quella precedente che era stata particolarmente posi- tiva. Il 2022 sarà per noi archiviato come crescita di volumi e quote ma meno margini; una parte dei maggiori costi la stiamo assorbendo noi. Sarebbe stato destabilizzante sca- ricare tutto sul mercato ”. Quali sono gli ostacoli più impegnativi che state affrontando? “ La dinamica inflazionistica sicuramente si sta facen- do sentire, forse più nella divisione ‘food’ del Gruppo ri- spetto a quella degli ‘spirits’ . In entrambi i casi, però, esi- ste anche il rischio di strumentalizzazione, con dinamiche fuori controllo. Pesano anche i problemi legati al trasporto e al packaging, particolarmente evidenti per un’azienda come la nostra che ha clienti abituati ad essere sostenuti. La nostra filosofia è una sola: puntiamo ad aiutare i nostri partner”. S ergio F ava D irettore B usiness U nit I talia Ci fa la carta di identità del Gruppo Montenegro? “Il Gruppo, con 5 stabilimenti produttivi tutti nella pe- nisola, fattura oltre 280 milioni di euro e può contare su quasi 400 dipendenti, oltre a una forza commerciale di 150 agenti sparsi su tutto il territorio nazionale. Siamo molto orgogliosi di questi numeri, la crescita del nostro staff è un indicatore molto importante del nostro operato, sia dal punto di vista del business vero e proprio che del benes- sere creato sul territorio . Per quanto riguarda la divisio-
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