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24 Intervista AD Mixer stretto contatto con i bartender, loro stessi i migliori con- sulenti per i consumatori ”. Su quali prodotti avete puntato per realizzare i vostri piani di crescita? “Nel corso degli anni il Gruppo si è arricchito di molti marchi nel settore ‘spirits’, fino a rappresentare un unicum nel panorama italiano grazie a unportfoliodi prodotti estre- mamente diversificato. Il nuovo gin Edgar Sopper , solo per parlare dell’ultimo arrivato, sta dando risultati al di sopra delle attese; per farlo abbiamo puntato sulla qualità, produ- cendolo nella più antica distilleria inglese. Inoltre, abbiamo puntato sul rilanciodeimarchi storici , a partire dalla Grap- pa Libarna . La base di partenza è sempre la stessa: avere dei prodotti che abbiano qualcosa da raccontare , magari ven- dendoli a prezzi anche un più cari rispetto ai concorrenti”. Ma i progetti di rilancio riguardano anche marchi come Amaro Montenegro… “La nostra idea è di presentarlo come adatto a diversi momenti di consumo , non più quindi solo come amaro o dopo pasto. I risultati ci stanno dando ragione, come pure nel caso di Vecchia Romagna , che non è stata penalizzata dal temporaneo arrestodei consumi durante il lockdown. In più, abbiamo cercatodi ringiovanirne lagamma , investendo sulle riserve, per fare del brand un vero e proprio ‘ premium italian brown spirirt ’. Stessa cosa, anche se parliamo della fascia di mezzo del mercato, è avvenuta con un marchio storico come il brandy Oro Pilla . Un’altra operazione di cui andiamo orgogliosi è Select : per noi si tratta di un prodotto molto rappresentativo che si richiama alla tradizione ve- neziana dei commerci con l’Oriente. Riprendendo integral- mente la formula originale, abbiamovolutodare vita a una referenza ricercata è storica . Sappiamo che non è unprodot- to a buon mercato, ma la qualità si paga e Select serve per soddisfare la domanda di chi vuole valorizzare unmomento come quello dello spritz. Inquesta strategia complessiva non poteva mancare l’upgrade di Rosso Antico , attuato miglio- rando la formula originale, con un packaging che richiama quello storico. Volendo fare una sintesi, con il rebranding di tutti questi prodotti cerchiamo di porci come uno degli ambasciatori nel mondo della tradizione italiana di quali- tà . Obiettivo? Non agire tanto sui volumi complessivi, ma puntare alla qualità e ad essere presenti nei migliori locali”. Parte del vostro successo è legata anche ai marchi in distribuzione... “Sì, siamo distributori esclusivi per il territorio italiano di referenze come JackDaniel’s, Jägermeister, Jose Cuervo, Ma- tusalem, Beluga, solo per citarne alcuni. Anche con i Gruppi internazionali che rappresentiamo in Italia, condividiamo la stessa visione per il futuro. Non a caso hanno creduto nel nostromodello, investendo sulla nostra conoscenza delmer- cato della penisola e sul nostro progetto”. Il contesto di mercato dei prossimi mesi appare complicato... quali sono i vostri timori? È inutile negarlo, la preoccupazione esiste. Ma come è accaduto in passato, il nostro obiettivo sarà quello di attuti- re gli aumenti dei costi di materie prime, energia e traspor- to continuando lo sviluppo dei nostri prodotti. Il problema nostro come azienda è rappresentatodal potere di acquisto degli italiani . È consolidato che la gente vuole andare fuori a consumare che sia un momento bar o ristorante. Certo per continuare a farlo con frequenza bisogna averne le capacità economiche”. l
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