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70 Tradelab Mixer Parola d’ordine: conquistare i giovani Gli avventori che non superano i 34 anni rappresentano solo il 21% di chi consuma il primo pasto della giornata fuori casa. Per intercettarli si può puntare a rinnovare l’offerta. E provare così a sfruttare ulteriormente una stagione che mostra robusti segnali di ripresa Chiara Bandini L a colazione non è un affare per giovani. Lo dicono chiaramente le rilevazioni dall’ Away From Home ConsumerTracking condottoda TradeLab sul 2021, che evidenziano come l’abitudine di gustare il primo pasto della giornata fuori casa sia prevalentemente appannaggio delle fasce più mature: ben il 61% di chi pratica questa oc- casione di consumo ha infatti un’età superiore ai 45 anni. Solo l’8% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni e solo il 13% dei 25-34enni cede alle lusinghe di questo rito . Uno sbilanciamento che rappresenta un indicatore da at- tenzionare, anche perché il dato che non trova riscontro su un altro importate item, quello della ripartizione di genere : gli avventori fedeli a questo appuntamento mattutino mo- strano infatti solo una leggera predominanza degli uomini , che pesano per il 55% contro il restante 45% rappresentato dall’universo femminile. “Si tratta di un dato su cui riflettere – nota AngelaBorghi , responsabile commercialeAFHdi TradeLab – perché potreb- be incidere sugli sviluppi futuri di una daypart nevralgicaper l’Horeca , che pesa per l’8% sul valore complessivo del mer- cato AWH e che attrae ben il 21% delle visite sviluppate nel comparto”. Se infatti le fasce meno âgée della popolazione diventano meno sensibili al richiamo della colazione fuori casa, a tendere potrebbero riscontrarsi riflessi poco positivi sugli incassi. E questo significa che è opportuno agire già ora per cer- caredi intercettarequestapartedi target conmaggior forza . “I numeri – dice Borghi – suggeriscono ai gestori di valutare quali leve possano essere utilizzate per recuperare terreno nei confronti di un pubblico giovane che pare essere più attratto da altre occasioni di consumo ”. VARIAZIONI A TEMA Tra queste, va considerata certamente l’ offerta . “Oggi – spiega Borghi – si riscontra una predominanza delle consu- mazioni legate al caffè : la bevanda nera e i prodotti derivati infatti toccano ben il 52%delle consumazioni , con espresso e macchiato a farla da padrone. La sola tradizionale ‘tazzu- lella’ è presente in quasi un terzo delle comande. A seguire il cappuccino , confezionato tanto con latte vaccino quanto con latte vegetale, che conquista il 18% delle ordinazioni ”. Valorimeno robusti, ma pur sempremolto significativi, sono poi sviluppati dalla componente food . “La presenza di un ali- mento – dice Borghi – tocca il 33% delle consumazioni, con una prevalenza quasi totale della proposta dolce (28%) e in particolare della sua declinazione più classica, ovvero quella composta da brioche, cornetto e altri lievitati e sfoglie, che pesa il 24%”. E forseproprio inquestoquadro, che strizza l’oc- chio inmodoprepotente alla tradizione , si potrebbe annida- re la chiave di volta per introdurre novità capaci di sedurre le nuove generazioni. Si pensi, per esempio, alle bevande che oggi fanno capolino solo nel 12%delle ordinazioni, ma che, magari ispirandosi a ricette attente al benessere , potrebbero avere buona accoglienza presso un pubblico giovane, gene- ralmente più sensibile a una dieta equilibrata. Uno spunto che potrebbe valere per i bar, ovvero per il canale che recita
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