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82 il Barman Mixer Ma ora è il momento di prepararsi per Cuba e per una sfida che vedrà concorrere oltre sessanta bartender da altrettanti Paesi nella miscelazione classica e oltre trenta specialisti del flair di Angelo Donnaloia Presidente AIBES L ’estate è ormai alle spalle e, sebbene per molti di noi questi siano stati mesi di gran- de e intenso lavoro più che di vacanza, è con l’ autunno che riprende il ritmo normale della vita di tutti. E così, come di consueto, riprendo- no anche le nostre attività associative. I corsi di formazione innanzitutto : che sono, come non mi stancherò mai di ripetere, la ‘spina dorsale’ di AIBES e la nostra mission più importante. Ma l’au- tunno segna anche l’imminenza dei due appunta- menti più prestigiosi che la nostra associazione possa vantare: il concorso nazionale , previsto nelle giornate tra il 28 e il 30 novembre a Sorren- to, e, prima ancora, il mondiale IBA che andrà in scena dal 4 al 9 novembre a Varadero, nell’isola di Cuba . Del nostro nazionale avremo modo di parlare an- che nel prossimo numero de Il Barman e a quello che è il nostro appuntamento più atteso e presti- gioso dedicheremo un intero numero del nostro magazine. Ma ora è il momento di prepararsi per Cuba e per una sfida che vedrà concorrere oltre sessanta bartender da altrettanti Paesi nella mi- scelazione classica e oltre trenta specialisti del flair . nazionale AIBES, al di là dell’ovvia gratificazione personale, può segnare un vero e proprio punto di svolta nella carriera professionale di un bar- tender, ma non è, a mio parere, solo questo il motivo per cui vale la pena concorrere a que- sto tipo di competizioni. Certo vincere, sarebbe ipocrita non ammetterlo, è un forte stimolo e un’ambizione legittima tuttavia chi si mette in gioco è obbligato da subito a migliorarsi proprio in ragione e in vista dell’obbiettivo. E migliorarsi significa studiare, studiare e tanto, tanto allena- mento. Ne consegue che già la partecipazione ci spinge a progredire, che poi si vinca o meno, e dalla competizione se ne esce certamente più preparati di prima. Non solo, l’occasione di un concorso come quel- lo mondiale o come quello nazionale, offre una grande opportunità di confronto tra colleghi, tra generazioni diverse, tra provenienze geo- grafiche differenti e, molto spesso, tra diversi modi di intendere il bartending . Questo per dire che in una competizione di bartending è lecito, anzi è doveroso, ‘rubare’ agli altri concorrenti. Ovviamente nel senso positivo del termine. Sarà entusiasmante, sarà difficile e, per chi ga- reggia, sarà adrenalinico. L’Italia si presenta con due campioni: Francesca Luoni, campionessa italiana AIBES nel 2019, e Giorgio Chiarello nella competizione flair . A loro ovviamente va il nostro augurio e il nostro tifo. Vincere un mondiale IBA, così come vincere un Nella nostra professione non si smette mai d’im- parare e chiunque, giovane esordiente o vetera- no di lungo corso che sia, può insegnarci qual- cosa . È bene tenerlo presente quando si prende in considerazione l’ipotesi di iscriversi a un concor- so AIBES. Mettetevi in gioco quindi. Anche quan- do non si vince, in realtà non si perde mai. In copertina: Essiccazione tradizionale del malto “su pavimento” in una distilleria scozzese

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