MIXER_350

90 il Barman Mixer COLOPHON Direttore Editoriale: Angelo Donnaloia Direttore Responsabile: Maurizio Maestrelli Comitato di Redazione: Giuseppe Giordano VS: Almeno due anni di invecchiamento. Altri termini adottati per questa categoria di Cognac sono: ‘3 Etoi- les’, ‘Sélection’, ‘De Luxe’ e ‘Very Special’ VSOP: Almeno quattro anni di invecchiamento. Altri termini adottati per questa categoria di Cognac sono: ‘Réserve’, ‘Vieux’, ‘Rare’, ‘Royal’ e ‘Very Superior Old Pale’ XO: Almeno dieci anni di invecchiamento. Altri ter- mini adottati per questa categoria di Cognac sono: ‘Hors d’âge’, ‘Extra’, ‘Ancestral’, ‘Ancêtre’, ‘Or’, ‘Gold’, ‘Impérial’, ‘Extra Old’ XXO: ‘Extra Extra Vecchio’ ovvero quattordici anni o più di invecchiamento. Quest’ultima rappresenta la categoria di età più recente, introdotta dal BNIC (Bure- au National Interprofessionnel du Cognac) nel 2018, suscitando un certo clamore in tutta la regione ma of- frendo un’entusiasmante opportunità e nuovi stimoli per i maitre de chai e distillatori per creare qualcosa di inusuale. Come appena descritto, ufficialmente, la categoria di età XXO è invecchiata per più di quattor- dici anni, ma considerando che questa è una versio- ne Hors d’Age, di solito viene invecchiata per molto, molto più tempo . Seppure recente come categoria, in realtà Hennessy realizzò un XXO già nel 1872, ma la produzione si fermò all’inizio del XX secolo. Oggi gra- zie all’attuale Master Blender Renaud Fillioux, la mai- son Hennessy ha riportato alla luce quella vecchia ri- cetta di Richard Hennessy proponendo sul mercato il primo XXO: un cognac dal naso espressivo di arancia amara, noce moscata appena grattugiata, liquirizia e foglia di menta piperita. All’assaggio si rivela meravi- gliosamente rotondo e speziato e la lunghezza al pa- lato supera le aspettative. Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di nuo- ve dizioni che non vanno confuse con la classificazio- ne di età come può essere ad esempio il ‘Finishing’ , ossia quella pratica che vede il distillato sostare in una botte che ha contenuto precedentemente un altro distillato o vino liquoroso, influenzandone il cor- redo aromatico. Ovviamente i numeri di passaggi in botte sono decisivi per il corredo aromatico del distil- lato finale, ottenendo così in poco tempo distillati ric- chi e accattivanti, ottimi per la miscelazione come è il caso di Bache-Gabrielsen American Oak . Innovativo nel suo genere, prevede un invecchiamento in botti di rovere francese e un affinamento in barrique nuove di rovere americano del Tennessee (per un minimo di ulteriori sei mesi); dalla giusta combinazione di note di frutta esotica e quelle calde di cacao, nocciola e vaniglia. Oppure il Martell Blue Shift il cui finishing avviene in botti di bourbon del Kentucky che donano ricchi toni aromatici di frutta candita e prugna con va- niglia e rovere tostato. Ma diverse altre maison adot- tano il finishing. Tuttavia è importante ricordare che per essere definito cognac quest’ultimo deve essere invecchiato solo in botti di rovere francese. Anche i Cognac millesimati stanno catturando parec- chia attenzione negli ultimi anni. I cognac millesimati sono miscele di acquaviti dello stesso anno, alquanto inusuali rispetto agli Armagnac che del millesimo ne hanno fatto un vero punto di forza. Come ad esempio il Frapin Millésimè 1991 - 20 anni : un cognac 100% della Grande Champagne prodotto esclusivamente da Ugni Blanc, le cui botti sono sigillate e controllate dal BNIC garantendone l’autenticità delle annate. Le botti sigillate, riposano negli chai asciutti per vent’an- ni. Per sempre legato alle gelate primaverili che han- no debellato gran parte della produzione di cognac, ogni bottiglia è marchiata con il segno distintivo della rarità. Il cognac millesimato non va confuso con il cognac brut de fut ossia quei distillati rarissimi imbottiglia- ti direttamente dalla botte per le loro caratteristiche di gran pregio come può essere ad esempio La Col- lection Apogée - Ancestral (fût n°370-01) della Maison Delamain. Un raro cognac ritenuto così eccezionale, da essere presentato intat- to, senza alcun assemblag- gio o riduzione. Proviene da una sola botte e rappresen- ta la massima espressione dell’invecchiamento dell’ac- quavite della Grande Cham- pagne. Affinato in botti di rovere ‘Roux’ da 350 litri (provenienti dalla foresta di Tronçais) e successiva- mente in una damigiana da 30 litri. Quest’unica botte è custodita nella cantina più emblematica della Casa, il Grand Chai, vicino alla fi- nestra esposta a sud. Con l’affinamento, ne deriva un cognac di straordinaria ele- ganza e raffinatezza. Bene, questa è solo una pic- cola introduzione al mondo tanto affascinante del “Re dei distillati”. Vi lascio ci- tando una frase celebre di Jean-Paul Camus: “Making great Cognac is easy. All you need is a gre- at-grand father and a father who have dedicated their lives to it”. £

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