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20 MERCATO ASSISTIAMO A UN PROGRESSIVO RITORNO ALLA NORMALITÀ, MA SULLE IMPRESE PESA ANCORA L’INCOGNITA DEI COSTI ENERGETICI E DELL’INFLAZIONE GIULIA ROMANA ERBA I l secondo trimestre 2022 è stato caratterizzato da un incremento del fatturato delle imprese di ristorazione, tuttavia il caro-bollette preoccupa le imprese e deter- mina un peggioramento del clima di fiducia che diminu- isce in modo significativo a settembre per il terzo mese consecutivo, raggiungendo il valore più basso da aprile 2021. Il livello del fatturato si è attestato, nel complesso, su valori superiori a quelli di fine 2019, ma con notevoli differen- ze tra settori . A mostrare le maggiori difficoltà sono stati quelli più penalizzati dalle misure di contenimento dovu- te all’emergenza sanitaria, come l’ alloggio e ristorazione e i servizi alle imprese che tuttavia nel secondo trimestre di quest’anno mostrano una significativa capacità di resi- lienza. I NUMERI L’indice grezzo del fatturato delle imprese della ristora- zione (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è cresciuto rispetto al II trimestre del 2021 del 67,9% e del +9,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’incremento segnala un progressivo ritorno alla normalità soprattutto a seguito del cessato stato di emer- genza ma occorre ricordare che nel 2021 il settore era an- cora sottoposto a importanti misure restrittive dell’attività. Sui buoni risultati del I semestre pesano alcune pesanti ipoteche che riguardano la dinamica inflazionistica, una politica monetaria meno espansiva e il persistere della difficile situazione geopolitica con i noti effetti sull’ap- provvigionamento delle materie prime, in particolare di quelle energetiche. Al fine di contenere gli incrementi dei costi derivanti dalla componente energetica registrati a partire dall’ultimo trimestre del 2021, che ad oggi hanno portato il costo delle utenze a un livello insostenibile, le imprese rivedono i propri processi per sopravvivere. Il rischio è di una riduzione marcata dell’attività delle im- prese con possibili rilevanti conseguenze sui livelli occu- pazionali già gravemente impattati dagli effetti della crisi pandemica. A livello generale stiamo parlando di 120.000 imprese del terziario, delle quali 17.000 pubblici esercizi, che sono nelle condizioni di non sostenere la pesantez- za di questi aumenti . E dietro questi numeri c’è anche il rischio di perdere 370.000 lavoratori complessivamente, con tutti i problemi che ne deriverebbero, incluso quello della dispersione delle competenze. COSA CI ASPETTA? 82,7% -37,2% 90% 65,5% 67,9% 15,2% 0% 50% -50% 100% -100% (variazioni percentuali sul periodo corrispondente) DINAMICA DEL FATTURATO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE I II III 2021 2022 IV I II Fonte: elaborazione C.S.Fipe su dati Istat
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