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SPUMANTE E PROSECCO 78 +170% +26% +63% Insieme, rappresentano quindi il 48% delle comande. Quasi una su due”. Un risultato che trova conferma anche se si analizza un altro indicatore. “Il canale più legato alle bollicine – rileva Borghi – è quello dei bar, che attraggono il 51% delle complessive consumazioni. Una percentuale riconducibile per il 35% ai locali diurni e per il 16% ai locali serali . Un dato che non stupisce perché proprio qui sono di norma gustati più frequentemente gli aperitivi”. … E QUELLO DI PRANZO E CENA Non va tuttavia dimenticato che anche i pasti hanno un ruolo importante . “La pausa di mezzogiorno incide per il 20%, quella serale per il 22% – osserva Borghi –. Insieme rappresentano quindi una corazzata che vale pur sempre il 42% delle consumazioni. E che premia soprattutto i ri- storanti, dove, proprio grazie alle consumazioni a tavola, transita il 38% delle ordinazioni legate alle bollicine”. Un dato, quest’ultimo, che potrebbe addirittura risultare sottostimato rispetto alle potenzialità dei pasti fuori casa che, allentate finalmente le misure restrittive, potrebbero regalare ulteriori buone soddisfazioni. A tutto vantaggio di spumante, prosecco e champagne. “Le nostre rilevazioni – afferma Borghi – suggeriscono che la ripresa delle uscite ad alto tasso esperienziale come quelle rappresentate dai ristoranti sia solida e robusta. Né sembrano esserci ragioni per ipotizzare che la contra- zione del potere di acquisto dei consumatori attesa nei prossimi mesi si rifletterà in modo particolarmente sen- sibile su queste uscite. Anche le passate crisi economiche insegnano, infatti, che, se viene chiamato a ridurre le spese, il consumatore taglia preferibilmente quelle di carattere più funzionale”. In altre parole, le occasioni di svago, divertimento e auto-gratifi- cazione sono le ultime cui si rinuncia. Il che rappresenta una buona notizia anche per le bollicine, che per loro na- tura proprio di queste occasioni sono protagoniste. L’IDENTIKIT DEL CONSUMATORE DI BOLLICINE Le bollicine piacciono a tutti, senza differenze di età o di genere. Secondo le rilevazioni di TradeLab ciascuna delle tre fasce in cui è suddivisa la platea compresa tra i 25 e i 54 anni si spartisce tra il 17 e il 18% delle consumazioni. Un dato molto simile riguarda anche i 65-74enni, mentre valori ancora più alti si registrano nella fascia tra 55 e 64 anni, dove si arriva a toccare il 20%. Poche le differenze anche se si guarda alla distinzione di genere: i consumi maschili prevalgono solo di misura su quelli femminili. LE CONSUMAZIONI PER FASCIA D’ETÀ 1° trimestre 2022 vs 1° trimestre 2021 2° trimestre 2022 vs 2° trimestre 2021 1° semestre 2022 vs 1° semestre 2021 18/24 anni 25/34 anni 35/44 anni 55/64 anni 45/54 anni 1% 5% 18% 30% 4% 20% 22% Pranzo Aperitivo serale Cena Dopo cena/Notte Pausa del pomeriggio Aperitivo prima di pranzo Pausa della mattina 5% 15% 25% 35% 10% 20% 30% 40% LE CONSUMAZIONI PER CANALE Bar diurni 35% Bar serali 16% 1% 38% 1% 2% 22% Locali cibo da asporto Fast food/Self service in catena Altri canali Food delivery Ristoranti Bar 5% 15% 25% 35% 45% 10% 20% 30% 40% 50% 51% 10% 17% 17% 18% 18% 20% Fonte: TradeLab - AFH Consumer Tracking (1° semestre 2022) IL PESO DELLE OCCASIONI DI CONSUMO L’ANDAMENTO DELLE CONSUMAZIONI 65/74 anni

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