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87 IL BARMAN L e basi per la qualità e le caratteristiche di un distil- lato si evincono immancabilmente dalla tipologia di terreno e dal luogo in cui la pianta cresce, di conse- guenza non si può decretare la qualità di un distillato se prima non si conosce la tipologia di terreno e il luogo e l’ambiente in cui la pianta cresce. La zona di produzio- ne, in altre parole, si racchiude in qualche modo nel Dna del distillato finale e il Cognac ne è uno degli esempi più lampanti. Non è un caso che storicamente i monaci Ci- stercensi ‘masticassero il terreno’ per comprendere dove poter piantare la vite al fine che di ottenerne i frutti mi- gliori. Durante una analisi sensoriale si riescono infatti a evincere diverse caratteristiche tipiche di alcune zone di origine. Nel caso del Cognac, il Disciplinare prevede una speci- ficata regione delimitata con circa 79.500 ettari vitati uti- lizzati per la produzione di questo distillato. Rappresenta il secondo territorio di produzione di vino più grande di Francia. La zona di produzione si estende su quattro dipartimen- ti francesi: la Charente-Maritime, una gran parte della Charente e diversi villaggi della Dordogna e del Deu- x-Sèvres. A metà del diciannovesimo secolo il professore di geologia Henri Coquand, dopo attenti studi, sviluppò una classificazione del terreno in base alla qualità di distil- lato che ogni terreno poteva produrre. Il suo lavoro ha portato alla delimitazione dei diversi cru ed è servito come base nel 1938 per il Decreto che ha isti- tuito sei zone specifiche di produzione ovvero i cru come li conosciamo oggi. IL COGNAC : QUESTIONE DI CRU Prosegue il viaggio alla scoperta del “re dei distillati” in compagnia di Luca Di Francia, uno dei principali esperti italiani sull’argomento. In questo numero esploriamo il territorio del cognac, i diversi terreni e soprattutto i numerosi Crus che compongono la Denominazione di Origine LUCA DI FRANCIA Cognac Educator AZIENDE IL COGNAC È POI SEMPRE OTTENUTO DA UNA SELEZIONE DI VITIGNI A BACCA BIANCA, PRINCIPALMENTE UGNI BLANC. LE VITI BENEFICIANO DI UN TERRENO ARGILLOSO- CALCAREO E DI UN CLIMA MITE E OCEANICO. “ ”
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