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8 GIU. LUG. 2018 A livello mondiale il volu- med’affari generatodal- la cucina italiana è stimato a 209 miliardi di euro, di cui 60 miliardi in Cina e 56 miliardi negli Usa. È quanto emerge dalla ricerca commissionata dalla scuola internazionale di cucina italiana Alma a Deloit- te “La ristorazione italiana nel mondo. Trend e impresa nel mercato internazionale“, pre- sentata al Centro Congressi di Fico Eataly World. La cuci- na italiana, secondo l’anali- si, risulta la seconda a livello globale dopo quella cinese (13% di quota di mercato), I l consumo di carni avicole in Italia è aumentato negli ultimi anni del 24%e il consu- mo annuo pro capite di carni biancheèpassatodai9Kgde- gli anni Sessanta, quando era molto in voga il pollo intero del girarrosto, ai 21 Kg a testa nel 2017, perlopiù in petti e piatti pronti. E per il 54%della popolazionepolloetacchino sono ormai la principale fon- te di proteine. Quella avicola è l’unica carne che vede au- mentare i consumi, risultan- do la più consumata in Italia. Sono alcune delle indicazio- ni emerse dall’indagine Ipsos presentata a Roma nel corso La cucina italiana è seconda nel mondo, dietro a quella cinese Boom di consumi di carne di pollo e tacchino, +24% negli ultimi 5 anni mostrando una penetrazio- ne più elevata in termini di numero di transazioni in Usa (15%), Regno Unito (15%), Brasile(13%)eIndia(13%).Se- condo il giudiziodegli esperti di settore, la cucina italiana è prevista “in forte crescita”. Il mercato della ristorazione mondiale, secondo Deloit- te, ha raggiunto un valore di 2.210 miliardi di euro nel 2016, con l’area Asia-Pacific che copre il 46%del totale ed il canale Full-Service Restau- rant (ristoranti con servizio più omeno formale al tavolo) che pesa per il 52%. dell’Assemblea Nazionale di Unaitalia, l’associazione di ri- ferimento del settore avicolo italiano, che ha nominato il nuovo presidente, il terama- no Antonio Forlini. Trend po- sitivo anche per le uova: gli italiani ne consumano 215 l’anno a testa, per un totale di 13 miliardi e 34 milioni, annuncia Unaitalia. Secon- do la ricerca Ipsos, inoltre, il 59% degli italiani sceglie le carni bianche perché sono leggere e nutrienti, mentre nel giudizio del 63% della popolazione, pollo e tacchi- no hanno il più vantaggioso rapporto tra qualità, valore nutritivo e prezzo. In sinte- si, per il consumatore italia- no, pollo e tacchino sono la proteina che meglio riesce a coniugare gusto, qualità e salute. Tuttavia, ha osservato il presidente Ipsos Nando Pa- gnoncelli, pochi sanno che la filiera avicola è 100% italiana: esportiamo sempre di più e soprattutto importiamo poco. L’Italia si classifica al sesto posto in Europa come Paese produttore, con la Po- lonia che sta conquistando quote di mercato. QI NEWS
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