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IN PROFONDITÀ Donne e lavoro Diventare madre nel nostro Paese significa ancora mettere a rischio la propria condizione economica e sociale. Ma cosa succede nel settore dell’out of home? GIU. LUG. 2018 22 DI MAURO GAROFALO S econdo gli ultimi dati Fipe- FederazioneItalianaPubblici Esercizi – le donne impiega- te nel settore dell’ospitalità professionale sono più degli uomini: il 52,3% contro il 47,7%. In particolare su 394.435 lavoratrici dipendenti, 124.363 sono impiegate nei bar (31,5%), 183.632 nei ristoranti (46,6%) e 86.440 in altre tipologie di pubblico esercizio; il 30% delle lavo- ratrici ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, seguite dalla fascia d’età 30-40 anni(il23,4%),mentreil20,7%hameno di 20 anni (Fonte Istat). Seilsettoreècoloratodirosa,qualisono le condizioni di lavoro e welfare, per le donne, alla luce delle ultime novità? Per Antonella Zambelli, Presidente del ComitatoFipeinrosa,riguardol’ultimo contratto CCNL per i lavoratori Ho.Re. Ca. (di cui abbiamo parlato sull’ultimo numerodiQualitaly,almomentoinfase di ratifica ndr): «La novità più rilevante è l’aumento stanziato di 100€ in 4 an- ni. In pratica – spiega Zambelli – nel 2018 il lavoratore si troverà in busta paga 25€ in più al mese, nel 2019 altri 20€ (l’aumento diventa di 45€), poi nel febbraio 2020 si aggiungeranno altri 20€ (la cifra al mese sale dunque a 65€ in più in busta paga), infine nel marzo

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