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IN TAVOLA Ricomincio dalla Spagna Il tasso di occupazione in Europa è maggiore rispetto a quello interno del nostro Paese. Lo sa bene Ilario Rigolin, imprenditore italiano, profeta fuori patria e controcorrente, che in Spagna ha tenuto un approccio e un appeal tutto italiano GIU. LUG. 2018 28 DI RICCARDO SADA Q uellospagnoloèunterri- torio leader nel turismo a livello internazionale: lamaggiore fonte di en- trate per il Paese. Negli ultimi anni il GovernodiMadridsi èaffermatocome terza potenza turistica al mondo del settore dopo Francia e Stati Uniti, con una stima che oscilla tra il 7% e l’8% del turismo internazionale. In Spagna il turismo sia straniero che nazionale ha come mete principali le coste e le spiagge, invase ogni anno da milioni di turisti nel periodo estivo. Meglio andare a lavorare all’estero quindi per gli italiani. Lo dice il report di Eurostat (cheèl’entestatisticocomunitario)“Eu citizens in other Eu Member States”, ossia Cittadini europei negli altri Stati membri dell’Ue. Le località balneari più amate sono la locomotiva dell’eco- nomia. Il quotidiano nazionale El Pais ha sottolineato che i dati del Fmi non sono molto attendibili (anche perché contrastano con quelli - più approfon- diti dal punto di vista dell’analisi - di Eurostat, l’agenzia statistica europea, che invece fornisce dati che vedono il Pil italiano pro capite superare quello spagnolo di circa il 5 per cento). A chi credere? Nel frattempo c’è qualcuno che ha anticipato i tempi e si è dimostrato davvero visionario, trasferendosi in Spagna. Si tratta di Ilario Rigolin, imprenditore, amante della cucina, appassionato di ingredienti sani e genuini e contemporaneamente ligio al lavoro e a far quadrare i conti. Mai indietreggiando, spesso insistendo su formule conosciute in modo a volte approssimativo,nellaterradellapaella, ma in fondocosì semplici, performanti e gratificanti, come la pizza e la pasta. Rigolin da circa 19 anni mantiene un approccio e un appeal tutto italiano, unico, personale, senza mai scendere acompromessi ocercandodi allinearsi alla realtà locale. Senza cercare chef di grido o comunque un testimonial, sempre massimizzando costi/benefici dell’impresa. E sempre monitorando al meglio più punti vendita. Noi lo abbiamo intervistato. Per scoprire la sua formula vincente. Rigolin, chi c’èdietroa tuttoquesto? Ci siamo semplicemente io e mia mo- glieSandra. Abbiamo iniziatonel 2000 con un chiringuito sulla spiaggia, che molto presto è diventato piccolo. Così abbiamo aperto un locale di 800 me- tri quadri e inserito nel menu pasta e

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