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M i ha molto colpito qualche giorno fa una notizia che ho letto su un quotidiano nazionale: Gb, cameriera 15enne pubblica sui social il messaggio del suo capo: «Copri i brufoli o ti licenzio». Emily, una studentessa di 15 anni, è rimasta sbalordita quando il capo della caffet- teria dove lavora le ha mandato un avvertimento scritto sul telefonino. Le contestava dei presunti “segni” sul collo e sulla schiena, che altro non erano che dell’acne, un problema con cui la ragazzina stava combattendo da tempo. L’ha anche accusata di essere sbronza quando si è presentata al lavoro una mattina, anche se - come ha raccontto al Daily Mail la stessa Emily - aveva passato la sera pre- cedente accudendo la nonna fino all’alba. Emily, aveva lavorato per circa 10 ore nel suo nuovo lavoro quando aveva ricevuto il rimprovero scioccante. E così, la ragazzina ha scelto di tacere, decidendo di dimettersi. E non è difficile da credersi. Le donne, anche nel nuovo millennio, faticano a trovare il loro spazio nel mondo del lavoro. Tanti ancora i pregiudizi a cui sono sottoposte che comportano minori possibilità di mettere in evidenza il loro talento. E questo avviene anche nel settore della ristorazione. ‘Non è una cucina per donne’, si dice nel servizio a pag. 16… Ma qualcosa sta cambiando ai fornelli: basti pensare che oggi il 4% degli ‘Stellati’ sono gestiti da donne con il record italiano di 45 su 343. E se il settore è colorato di rosa, quali sono le condizioni di lavoro e welfare per il gentil sesso alla luce delle ultime novità contrattuali? (servizio a pag. 22). Qualcosa sicuramente si sta muovendo, ma siamo ancora lontani dal traguardo. Non a caso la ‘fuga di cervelli’ tra i più giovani è ancora molto forte, anche nel nostro settore: complici la minore burocrazia per aprire locali all’estero e una maggiore vivacità generale del comparto fuori casa. Lo testimonia un nostro cliente, Ilario Rigolin, che in Spagna ha trovato la sua fortuna (servizio a pag. 28). E restando in tema estero, anche sul fronte dei pagamenti ai fornitori, oltreconfine pare che le cose siano di più facile gestione. Tuttavia “appartenere a un gruppo come CIC fa la differenza”, afferma Maurizio Di Benigno, Presidente dell’International Gourmet Foods, nel servizio a pag.32. E questo ci fa capire che ci stiamo muovendo nella giusta direzione! Buona lettura QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO…MA FANNO EDITORIALE Lorenzo Morelli direttore responsabile Qualitaly Magazine Redazione: Maria Elena Dipace - Redattore - Coordinamento Qualitaly - mariaelena.dipace@fieramilanomedia.it Hanno collaborato a questo numero: Gloria Cavicchioli (segreteria), Maddalena Baldini, Elena Consonni, Anna Muzio, Barbara Panterna, Riccardo Sada, Chiara Bandini, Mauro Garofalo - Christopher Farley (traduzioni) Grafica e Fotolito: Emmegi Group - Milano Pubblicità: Buyer settore freschi: sig. Galati Vito - email: vgalati@coopitcatering.com Buyer settore prodotti alimentari e non food: sig. Frigo Giorgio - email: gfrigo@coopitcatering.com Buyer settore ittico/gelo: sig. Del Vecchio Stefano - email: sdelvecchio@coopitcatering.com Buyer settore carne: sig. Lunati Luca - email: llunati@coopitcatering.com Ufficio traffico e segreteria: Elena Cotos 02 4997 6553 elena.cotos@fieramilanomedia.it Foto: Fotolia, Pixabay, Shutterstock Stampa: Linea Optima, via Paullo, 9/A – 20135 Milano Registrazione Tribunale di Bologna n. 7082 del 3/1/2001. Roc n° 9799 del 14 giugno 2004 Direttore responsabile Lorenzo Morelli Editore Cooperativa Italiana Catering Via Rivoltana, 35 - 20096 Pioltello (MI) MAGAZINE giugno-luglio 2018 Anno XVII n. 105 Gestione editoriale, commerciale e amministrativa FIERA MILANO MEDIA S.p.A.

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