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il punto IL PUNTO 3 FEB. MAR. 2021 A bbiamo un nuovo Governo. Un Governo che prima an- cora della firma ufficiale, al solo nome pronunciato dal PresidenteMattarella che aveva individuato nella persona dell’ex Presidente Ue, Mario Draghi, il possibile nuovo Premier, ha fatto registrare un calo senza precedenti dello spread e un rialzo dei titoli di Stato. Ed è proprio dalla bocca del neo eletto Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il premier taciturno, che è uscita più volte in pochi giorni la parola turismo, suonata quasi come una dichiarazione d’amore nei confronti del settore. Mettendo da parte il suo con- sueto aplomb, il primo ministro ha dichiarato con forza: “Dopo la pandemia alcuni non riapriranno, ma il turismo riaprirà. Investire nel turismo, sostenerlo, non significa buttare via i soldi. Perché quei soldi torneranno indietro”. E questo giustifica un’altra grande novità del neonato governo Dra- ghi: il Turismo si discosta dall’“ombrello” dei Beni culturali e diventa un ministero a sé, sotto la guida dell’ex viceministro all’Economia Massimo Garavaglia. Ministero con portafoglio. Questo perché il nostro comparto, prima della crisi del Covid valeva oltre il 13%del Pil italiano, ed era uno dei settori economici più vitali. Il punto-chiave, al momento, è mettere in sicurezza il tessuto pro- duttivo. Ha detto Draghi: “Servono misure che permettano alle im- prese di non fallire e ai lavoratori di non perdere il posto. Si deve impedire alle aziende di fallire perché altrimenti si perderebbe il capitale umano”. Di fatto, proprio in queste settimane in cui le varianti del Covid sembrano impazzare, e la campagna vaccinale non decollare, molte aziende del turismo (seppur parzialmente ristorate) intravedono lo spettro del default. La speranza di un intero settore è che Draghi passi al più presto dalle parole ai fatti. E lo speriamo davvero tutti. I ristoratori, gli addetti al pubblico esercizio, i fornitori e noi di CIC, che con spirito di resilienza stia- mo cercando di resistere continuando a darci forza e darvi forza. Perché il nostro settore deve continuare a vivere e a prosperare perché rappresenta la leggerezza. Quella leggerezza che il Covid ci ha tolto e a cui aspiriamo tornare il più presto possibile! EFFETTO DRAGHI? NOI CI SPERIAMO! Nicola Loverato, Consigliere d’Amministrazione Cooperativa Italiana Catering

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