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32 APR. MAG. 2021 IN SALA La situazione attuale implica la necessità di tenere monitorati tutti i settori dell’economia, in primis quelli legati al turismo, da sempre traino dell’Italia. Ecco perché i segnali di ripresa, anche se lievi, danno un timido ottimismo al comparto, pronto a riaprire in previsione della prossima estate. “L’effettiva ripresa si pensa possa rafforzarsi con l’avanzare della cam- pagna vaccinale e con l’arrivo dei fondi europei del Recovery Plan, indirizzati a infrastrutture, digitalizza- zione, transizione verde e servizi”, è quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) che sottolinea anche un altro elemento fon- damentale: “l’urgenza che i fondi arrivino alle imprese in breve tempo, affinché le perdite possano essere limitate e si possa preservare l’occupazione”. IN GENERALE L’UnioneEuropea ha approvatoun fondo straordinario volto a finanziare la ripresa economica, con emissioni di titoli utili a sorreggere progetti stabiliti da piani di riforme e investimento (Recovery Plan) in tutti i 27 stati dell’Unione colpiti dalla pandemia. Anche l’Italia, entro la fine di aprile 2021, ha presentato il Recovery Plan alla Commissione, con la possibilità di “ridiscuterne” i contenuti fino a giugno: per il no- stro Paese sono previsti 83 miliardi di sovvenzioni e 127 miliardi di prestiti, ma la risorsa a cui è possibile accedere è superiore. IL FOCUS SULL’ITALIA Il RecoveryPlan comprende quattro “sfide” e sei “mis- sioni”, che si riuniscono per raggiungere gli obiettivi economico-sociali definiti dal Governo. Le quattro sfide sono: migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia, sostenere la transizione verde e digitale, ridurre l’impatto economico e sociale della crisi, innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione. Di riflesso, le sei missio- ni sono identificate in: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, rivoluzione verde e transizio- ne ecologica, istruzione e ricerca, infrastrutture per avviare una mobilità sostenibile, salute, inclusione e coesione. Facendo un focus su due delle missioni, ossia “digi- talizzazione, innovazione, competitività e cultura” e “rivoluzione verde e transizione ecologica”, escono aspetti importanti legati in maniera diretta al rilancio del turismo. Nel primo caso sono previsti 46 miliardi totali, con un “occhio di riguardo” al capitolo Cultu- ra e Turismo (8 miliardi), nel quale il Recovery Plan prevede programmi specifici come la riqualificazione di borghi, parchi, periferie e giardini storici, oppure progetti piùmirati come quello che abbracciaRoma in previsione del Giubileo del 2025. In più, nelle pagine del documento, si mette in risalto come in Italia ci siano ben 55 siti Patrimonio dell’Unesco, argomento chiave per l’intera economia. La Rivoluzione verde e transizione ecologica, invece, prevede 69,9 miliardi di euro, volti proprio all’idea di consegnare alle generazioni future un Paese più green e sostenibile, un aspetto di grande importanza sociale e di grande rilevanza turistica, soprattutto se si vede questa missione affiancata a una nazione speciale come può essere l’Italia. Recovery Plan italiano: un aiuto per il turismo
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