Qualitaly_122

ditoriale Redazione: Maria Elena Dipace - Redattore - Coordinamento Qualitaly - m.dipace@lswr.it Hanno collaborato a questo numero: Gloria Cavicchioli (segreteria), Maddalena Baldini, Elena Consonni, Manuela Falchero, Anna Muzio, Barbara Panterna, Riccardo Sada, Alessandro Vergallo - Christopher Farley (traduzioni) Grafica e Fotolito: Emmegi Group - Milano Pubblicità: Buyer settore freschi: sig. Galati Vito - vgalati@coopitcatering.com Buyer settore prodotti alimentari e ittico: sig. Frigo Giorgio - gfrigo@coopitcatering.com Buyer settore gelo (verdure, pasta, pane e dessert) e Buyer settore carne: sig. Giovanni Cappellini - gcappellini@coopitcatering.com Buyer settore non food: sig.ra Gloria Cavicchioli - gcavicchioli@coopitcatering.com Ufficio traffico e segreteria: Elena Cotos e.cotos@lswr.it Foto: Fotolia, Pixabay, Shutterstock Stampa: AGPRINTING Peschiera Borromeo (MI) Registrazione Tribunale di Bologna n. 7082 del 3/1/2001. Roc n° 9799 del 14 giugno 2004 Direttore responsabile Lorenzo Morelli Editore Cooperativa Italiana Catering Via Rivoltana, 35 - 20096 Pioltello (MI) MAGAZINE aprile-maggio 2021 Anno XX n. 122 Gestione editoriale, commerciale e amministrativa QUINE SRL C i siamo! E questa volta ci siamo per davvero. Lo scorso 26 aprile, sono state allentate, seppur in forma parziale, le restrizioni che non permettevano ai pubblici esercizi, bar e ristoranti, di aprire agli avventori. Oggi, mentre scrivo que- sto editoriale, la situazione è la seguente: bar e ristoranti (posti in zona gialla) possono tornare a lavorare con il pubblico, ma le consumazioni possono avvenire nel locale (pranzo/cena fino al coprifuoco delle 22) solo se lo stesso ha a disposizione uno spazio esterno/dehor ove è possibile svolgere la normale somministrazione al tavolo. Sapete che vi dico? Bene così. Abbiamo bisogno di ritrovare la nostra quotidianità, abbiamo bisogno di normalità e, seppur non ancora totale, questo primo accenno lo ‘respiriamo a pieni polmoni’. Chi mi conosce sa che il bicchiere tendo sempre a vederlo mezzo pieno. E allora vi invito a fare con me questo esercizio. Facciamoci delledomande.QuestoCovidhaportatosolocosenegative?Secondo me, se guardiamo con attenzione la nostra ‘nuova’ realtà, potremmo cogliere segnali sui quali forse non ci siamo soffermati con attenzione (fermo restando che abbiamo vissuto, e stiamo ancora vivendo, una emergenzasanitaria–edeconomica–senzaprecedenti).Vogliopartire da cose banali: quanto non ci piaceva andare in banca e attendere il proprio turno, magari perdendo più di un’ora per una semplice operazione? Oggi questo non succede più perché, banalmente, se hai bisogno di fare una qualsiasi operazione allo sportello è neces- sario prendere un appuntamento. Lo stesso accade per tante altre situazioni, dal parrucchiere al medico… per non parlare degli appun- tamenti ‘virtuali’ che possono essere gestiti sulle piattaforme online come Meet, Zoom, Teams. Oggi incontrare un cliente o un fornitore, magari che fisicamente si trova distante da noi, non rappresenta più un problema. Ma entriamo nel vivo del pubblico esercizio. Cosa ha portato di nuovo il Covid? Vi è mai capitato di andare in una città straniera e riflettere sul fatto che i bar e ristoranti lavorano sempre, che gli avventori all’esteromangiano a qualsiasi ora? Ebbene, il Covid ha generato nuovi momenti di consumo. Fino a pochi giorni fa i bar avevano lachiusuraanticipataalle18,percui l’aperitivoavevacambiato collocazione… Adesso, invece, la cena deve finire entro le 21:45 per permettere agli avventori di rispettare il coprifuoco delle 22. Allora, ecco che la gente pur di non privarsi di una ‘coccola’ come quella di andare a cena fuori, ha anticipato anche il momento del dinner. E ancora, sono molti i ristoranti che prima del Covid non lavoravano a pranzo (leggi servizio Cover Story, pag. 22). Oggi hanno scoperto che anche il pranzo potrebbe rappresentare una forma di business per loro (questo numero ospita diversi servizi che possono darvi molti spunti per la ripartenza). Ebbene, siamo arrivati al momento di tirare le somme e ricominciare. Proviamo a farlo guardando un po’ più lontano rispetto ai propri orizzonti! Buona lettura. GUARDIAMO OLTRE LA LINEA DELL’ORIZZONTE! Lorenzo Morelli, direttore responsabile Qualitaly Magazine APR. MAG. 2021 3 EDITORIALE

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