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34 MAGAZINE FILIPPINA L’emergente è lei. Presente nelle nostre città (come a Milano che ha una comunità di oltre 40mila resi- denti) ma fino a poco fa frequentata principalmente da immigrati. Poi, complice l’avvio di un turismo un po’ meno di nicchia e la voglia, sempre in agguato, di qualcosa di nuovo, eccola sbocciare. Par tendo dall’estero con la punta dell’iceberg di Ka- sama di Genie Kwon e Timothy Flores, ristorante di Chicago e primo filippino a ricevere la stella Miche- lin. Ma qualcosa si sta muovendo anche da noi. Cosa aspettarsi da questa cucina? Siamo andati a provarla in tre ristoranti meneghini: Yum, Mabuhay e BBQ-1. Tro- vando un’offerta varia che accosta piatti quasi europei (l’influenza spagnola è evidente nell’Adobo, una sorta di carne stufata con spezie), a impeccabili carni alla griglia e proposte più sorprendenti come le ciotole di riso con frutta e i dolci all’ube, il tubero viola acceso. Piatto: Adobo e Ubu cheesecake COREANA Se ne parla tanto, si vede meno. Ma la cucina co- reana - pubblicizzata da film e serie tv di successo come Parasite e Squid Games - piace prima di tutto per quell’unione di agrodolce e piccante e, a molti, per la sua presupposta salubrità, dovuta alla tradizionale la- vorazione delle fermentazioni che si esprime nel kimchi, cavolo napa e altra verdura fermentata con spezie, e nelle salse gochujang e doenjang . Piace anche la semplicità del Bibimbap, una ciotola di riso al vapore, verdure saltate in padella, kimchi, uovo o carne. Altra caratteristica è quel mix abbastanza unico di alto e popolare, street food (snack compresi, vecchi e nuovi, tutti molto colorati e scenografici) e haute cuisine . Da provare, quest ’ultima, da Hana, a Milano. Piatto: Kimchi, Bibimbap SAI CHE C 'È

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