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46 MAGAZINE chiamato così perché è simile al tonno sott ’olio in scatola: si fa bollire il coniglio e si mette a conservare in un barat- tolo di vetro con olio e aromi. Pietre miliari della cu- cina del Piemonte sono la bagna càuda , il bol- lito misto , gl i agnolot- ti ai tajarin e il vitello tonnato , anche se la li- sta potrebbe continuare. Dalla stalla alle stelle Tra i prodotti ortofrutticoli non si possono non annove- rare la Nocciola del Piemonte e il Marrone della Valle di Susa Igp. Oltre ai prodotti Igp, esistono tantissime altre tipicità difficili da individuare fuori dai confini territoriali, come le ciliegie di Pecetto , frutta rossa delle colline torinesi, la focaccia dolce di Chieri , che prende il nome dalla località dove nasce, ottima se mangiata a fine pasto, magari combinandola con un buon vino Freisa locale. Tra i dessert del Piemonte, considerato la casa delle deli- zie made in Italy , sicuramente spiccano i classici Marrons Glacés, noti in tutto il mondo. Non mancano altri dolci sia secchi che cremosi. Pri- mo tra tutti il Bonet , un budino a base di uova a cui viene aggiunto il cioccolato, l’amaretto e il marsala. Il suo nome in dialetto, bunet , significa cappello, perché viene servito a fine pasto, ap- punto come il cappello che viene indossato pri- ma di andare via. “ I do l c i l i p roduc i a - mo noi. Facciamo una panna cotta dai gusti più svariati tra cui frutti di bosco o nocciole - che è una nostra invenzione - la crostata di mais, la pasta di ‘meliga’, fatta con la farina della polenta, la ricotta di cioccolato che proponiamo ai celiaci, la sfoglia di pere e cioccolata (che ha influenza francese), al Bonet che rimane comun- que il nostro fiore all’occhiello”, spiega ancora Alessandra Oliviero. Oltre quelli menzionati ci sono tantissimi altri desser t locali: le caramelle Cri Cri , praline di cioccolato con cuore di nocciola, rivestite in mompariglia (zucchero colorato), i biscotti secchi Bicciolani della zona di Vercelli, i Krumiri di Casale Monferrato, le Bignole , paste ripiene di crema pasticcera e colorate con glassa multicolore e, per finire, le pesche ripiene al forno con amaretti e cacao. prodotti MARRONE DELLA VAL SUSA Frutto allo stato fresco degli ecotipi locali di castagno noti come Marrone di San Giorgio di Susa , Marrone di Meana di Susa , Marrone di Sant ’An- tonino di Susa , Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo. La raccolta dei Marroni , manuale o meccanica, inizia nella seconda decade di settembre , e termina generalmente nei primi dieci giorni di novembre. Sono selezionati e calibrati , in modo da tenere solo quelli che presenta- no la pez zatura idonea. Le dimensioni del frutto della Valle di Susa IGP è medio/grande e presenta non più di tre Marroni per riccio. La buccia è marrone/avana tendente al rossiccio, con alcune striature. La polpa è bianca e dolce . Il Marrone della Valle di Susa si conser va in ambiente fresco e non umido. È ottimo arrostito o bollito, ma può essere utiliz zato anche in varie ricette , dagli antipasti ai dolci. ON THE ROAD
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