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1 7 MAGAZINE O ttobre/Novembre 202 2 l’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia, quanto dai consumatori, penalizzati da una contrazione del potere d’acquisto. Naturalmente la tendenza al rialzo rappresenta un buon viatico anche per i grossisti di CIC , davanti ai quali si vanno ad aprire rilevanti oppor tunità di business all’e- stero. Che possono diventare ancora più significative, se si considerano le diff icoltà prospettate sul fronte dei consumi domestici. Per potersi orientare oltreconfine, conviene però com- prendere le dinamiche fatte registrare a livello locale. E in questa prospettiva, un utile vademecum può essere rappresentato delle più recenti rilevazioni di Ismea , che rilasciano una precisa fotografia delle performance dei Paesi di maggiore interesse per la filiera italiana. I Paesi più ‘caldi’ L’Istituto evidenzia innanzitutto i buoni riscontri pro- venienti dalla Germania: le espor tazioni di prodotti agroalimentari italiani verso il primo Paese di desti- nazione in assoluto del nostro expor t hanno infatti raggiunto nei primi sei mesi del 2022 un valore pari a circa 4,6 miliardi di euro, segnando un aumento del +10,9% su base annua. Ma segnali brillanti arrivano anche dal secondo mer- cato di espor tazione per il food Made in Italy, ovvero gli USA , dove il nostro expor t ha messo a segno un allungo del +20,9%, muovendo 3, 3 miliardi di euro. E ancora in territorio nettamente po- sitivo si muovono i riscontri rilasciati dalla Francia, ovvero dal Paese che occupa il ter zo gradino de l podio dell’expor t tricolore. I numeri dicono che Parigi segna una progressione del +17, 7% su base tendenziale, sfio- rando i 3, 2 miliardi di euro di espor- tazioni. Smenti te poi le prev isioni segui te all’uscita dall’Unione Europea del Re- gno Unito: numeri alla mano, la Brexit sembra avere fatto meno male del previsto. Le espor tazioni verso Lon- dra sono infatti aumentate del +19%, sfiorando un giro d’affari di 2 miliardi di euro. I dati, insomma, sconfessano i segnali di rallentamento registrati nei due anni precedenti , quando i “ ” Le esportazioni del food Made in Italy continuano a correre in modo robusto: nel 2022 si punta al traguardo dei 60 miliardi

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