QUALITALY_131
33 MAGAZINE O ttobre/Novembre 202 2 Sei quel che profumi Come applicare dunque la ques tione al ris torante? La prima regola sarebbe quella di creare un ambien- t e “neu tro ” i n cu i “pa r lano ” so l o i pro f umi d i p iat t i e v ini , ev i tando que l so t tos timato ma po tentissimo i nqu i namen t o o l f a t t i vo : da ev i t a re odo r i da l l a cu- c i na o pro f umi od odo r i troppo f o r t i che rov i nano l ’esperienza , dentro e f uori dal locale . Meno percepibile degli stimoli visivi o uditivi , quelli dell ’olfatto sono i più for ti per predisporre il cliente all ’at to de l mangiare . Anche all’esterno esiste un invisibile quanto cruciale “ biglie tto da visi ta ol fattivo” percepi to da chi passa davanti alle ve trine , che può invogliare ad entrare ma anche indurre a tirar dri t to. Però sui pro f umi si può anche giocare : chi f a mar- ke ting ol fattivo ben conosce il po tere di cer ti odori (pane appena s f o rnat o, ca f f è ) su l l a ps i che umana e sulle dec isioni di acquis to. Cer ti pro f umi creano benessere , calmano (lavanda) o energi z zano e mi- gliorano l ’umore (agrumi ). Mentre al ris torante un odore sbagliato rov ina l ’e - sperienza (per ques to dovrebbe esserc i una legge , morale o comunitaria , che impedisca di arrivare nel locale avvol ti in una per sis tente quanto perniciosa nuvo l a d i pro f umo o dopoba r ba ) c ’è ch i s f ru t t a l a cosa a suo vantaggio. Sapendo ad esemp i o i l po t e re o l f a t t i vo de l pane o dei dolc i appena s f ornati si po trebbero cuocere i n momen t i de l l a g i o rna t a i n cu i i l c l i en t e l a t i t a , anche per f ar li res tare di più . Chef Cristiano Tomei de L’Imbuto di Lucca raccon- tava di proporre la moka per il caff è di f ine pas to proprio per quell ’aroma di casa (relax , benessere) che di ff ondeva ne l locale . Es i s t ono anche az i ende che c reano pro f umi s i n- t e t i c i o na tu ra l i , mi x c r ea t i ad hoc pe r gene ra r e vendi te : il mar ke ting ol f at tivo è un vero business , spec ie in USA . “ ” La prima regola è di creare un ambiente “neutro” in cui “parlano” solo i profumi di piatti e vini , evitando l'inquinamento olfattivo Lo chef Cristiano Tomei de L’Imbuto di Lucca
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