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14 MAGAZINE FOCUS ON tra il 5 e il 10%, confermata anche dal sentiment degli addetti ai lavori: il 70% dei ristoranti pensa di mante- nere gli obiettivi conseguiti nel 2022 , con 1 ristoratore su 4 che ritiene addirittura di superarli. C ’è in pratica un clima positivo sulle prospettive del settore. Nove imprenditori su dieci sono fiduciosi sul futuro, sebbene riconoscano che sia necessario far fronte ai cambia- menti imposti dall’emergenza pandemica. “Il Rappor to di quest ’anno racconta di un “rovesciamento” di fronte, poiché nell’anno appena trascorso abbiamo visto ri- velarsi l’altra faccia della crisi post-pandemica: dalla crisi della domanda si è passati nel volgere di pochi mesi ad affrontare una crisi di costi - ha dichiarato Lino Enrico Stoppani , Presidente FIPE-Confcommercio - Dunque, pur avendo recuperato, magari non comple- tamente, ma piuttosto solidamente, i livelli dei consumi pre-Covid , l’impatto del for te aumento delle bollette e, seppure meno intenso, delle materie prime, hanno messo a dura prova la tenuta dei conti economici delle aziende. Rimettere al centro il lavoro di qualità e ripen- sare i modelli organizzativi delle imprese in termini di sostenibilità sono i due assi por tanti di una strategia imprenditoriale per i prossimi anni. La Ristorazione è - e rimane - intersezione tra filiere essenziali e sostanziali del Made in Italy e stile di vita delle comunità; e il suo racconto contribuisce a dare un punto di riferimento più solido all’economia del Paese”. Gli italiani e il Fuori Casa CGA by NielsenIQ, principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise, ha da poco analizzato come l’attuale contesto socio-economico, segnato dall’inflazione e da un consi- stente incremento del costo della vita, stia modificando il comportamento degli italiani nel consumo fuori casa. Stando agli ultimi dati di OPUS (On Premise User Study), l’indagine periodica sui consumatori di CGA by NIQ, quasi due persone su tre (62%) hanno riscontrato un au- mento significativo delle proprie spese, mentre più della metà (52%) dichiara di spendere di più, rispetto a prima, per mangiare e bere fuori casa. L’analisi evidenzia inoltre che la metà degli italiani non ha intenzione di modificare le proprie abitudini di consumo ‘out of home’. Il 36% degli inter vistati, infatti, manterrà lo stesso budget nei prossimi tre mesi, il 35% pensa di spendere di più per mangiare e bere fuori , mentre un gruppo abbastanza ristretto di persone (16%) prevede di uscire più spesso di prima. Frequentare bar e ristoranti per il 52% dei ri- spondenti è considerato un piacere alla propria portata. Inoltre, il 31% dei consumatori italiani ammette che, in caso di riduzione della propria disponibilità economica, rimarrebbe una priorità assoluta, più importante di altre come l’acquisto di abbigliamento (28%) e le vacanze (21%). Secondo i dati dell’indagine OPUS, ci sono poi alcune importanti differenze di comportamento in base all’età e alla collocazione geografica. Generalmente nel Bel Paese i giovani adulti nelle aree urbane sono la categoria che intende frequentare bar e ristoranti più spesso, a differenza degli over 55. Un altro trend emerso dalla ricerca OPUS di CGA by NielsenIQ riguarda il rapporto tra frequenza di consumo fuori casa e la rispettiva spesa. In questo caso giocano un ruolo chiave la qualità e il prezzo; infatti, nonostante l’aumento dei costi, ben oltre la metà dei consumatori (57%) afferma di essere ancora disposto a pagare di più per un drink di qualità migliore.

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