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2 1 MAGAZINE Mar zo/Aprile 202 3 fasi della filiera, un fattore che, a cascata, ha por tato un aumento significativo di costi al dettaglio delle conser ve di pomodoro. Sempre seguendo i dati Ismea va monitorata con attenzio- ne la produzione in Italia , visto che su base annua sono calate dell’8,4% le super fici destinate a questa coltivazione , in aggiunta a un calo del 9, 7% della produzio- ne , anche se il raccolto del 2022 si è confermato con un segno positivo del 2 ,4% rispetto al triennio passato. Le prospettive? La campagna del 2022-23 si è avviata con una riduzione delle vendite e con un aumento della spesa e dei prezzi al dettaglio: però, l’ondata inflattiva che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie a livello europeo potrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) favorire la vendita di conser ve di pomodoro per sod- disfare le esigenze della popolazione. Una questione che si allarga , ovviamente , anche al mondo Horeca e a quello che ci ruota attorno. A tutto ciò si affianca pure la complessità nel trovare un accordo sui prez zi tra agricoltori e industria. Diamo voce a due figure autorevoli del settore, Marco Allaria Olivieri , Direttore Regionale Coldiretti Emilia Romagna, e Giuseppe Stasi , Direttore Commerciale Italia di Rosso Gargano, azienda del foggiano. L’analisi di Coldiretti Emilia Romagna “Stiamo attraversando un periodo econo- mico e sociale che non ha precedenti , con un aumento senza eguali dei costi di produzione - dichiara Allaria Olivieri - Le imprese agricole sono costrette ad affrontare rincari per tutte le operazioni colturali e con la preoccupazione di una difficile gestione delle risorse idriche per il clima siccitoso. Se non ci sarà un adegua- mento del prez zo pagato alle imprese agricole, si rischia di registrare un calo degli investimenti nel settore”. In media, trattando di pomodoro fresco e di pomodoro lavorato, quali sono stati i rincari? Può fare alcuni esempi rispetto agli anni passati o rispetto a qualche mese fa? “Con il rincaro dei costi energetici, che si trasferisce sui costi di produzione nella filiera agroalimentare come quello per gli imballaggi, si arriva al paradosso di pa- gare più la bottiglia del pomodoro in essa contenuto. Per esempio: in una bottiglia di passata da 700 ml, in vendita mediamente a 1,3 euro, oltre la metà del valore (53%) è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni , il 18% sono i costi di produzione industriali , il 10% è il costo della bottiglia , l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai traspor ti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Complessivamente il costo di produzione per le impre- se agricole è aumentato di circa 3.000 euro all’ettaro, con l’incognita di quale sarà la disponibilità di acqua nel 2023 e il suo costo”. La questione prez zi è anno- sa e al tavolo delle contrattazioni le discussioni sono aper te. Fatto sta che all’inizio di ogni anno si stipula il contratto quadro di area per il bacino del Nord e del Centro Sud Italia. “Si tratta di un documento, frutto del confronto tra agricoltori e trasformatori , che fissa le condizioni per la vendita del pomodoro da industria dalle Op (organiz zatori di produttori) alle imprese di trasformazione, nonché eventuali penali (ad esempio per il verde o lo spaccato) e bonus (ad esempio per il grado Brix * elevato)”. Aggiunge il Direttore Regionale Emilia Romagna. “A margine del contratto quadro, vie- ne anche stabilito un prezzo indicativo per la materia prima che dovrà poi essere per fezionato nei singoli contratti”. * Il Brix è l'unità di misura del contenuto di solidi solubili totali ( TSS) nei pomodori o nei rispettivi sottoprodotti. Marco Allaria Olivieri, Direttore Regionale Coldiretti Emilia Romagna
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