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37 MAGAZINE Luglio/Agosto 202 3 Clienti sotto controllo Ma non è tutto. Le applicazioni dimostrano di essere valide anche nel limitare un fenomeno particolarmente fastidioso agli occhi, e alla prova regina dei conti, dei ristoratori: il no-show, ovvero quella sgradevole abitu- dine adottata da alcuni clienti di non presentarsi nel locale dopo aver effettuato una prenotazione di un ta- volo. Un’abitudine che, pur troppo, non si limi- ta a pochi casi isolati: secondo le stime ela- borate da SimilarWeb a settembre 2022 , in- fatti, la media a livello globale delle mancate presentazioni può ar- rivare anche al 20%. Se ci si sposta, invece, nell’universo digitale il dato è protagonista di un deciso ed evidente crollo: in questo caso, infatti , il tasso di no- show medio in Italia si assesta al 6%. Un risultato che non stupisce, perché proprio il digitale rappresenta l’ecosistema più adatto a contrastare il fenomeno: qui, infatti, è più facile co- struire e aggiornare quelle schede clienti che gli stes- si ristoratori , secondo un sondaggio condotto da Format Research e TheFork a marzo 2023, si rivelano lo strumen- to più utile per costru- ire un indice di affida- bilità dell’avventore, in base al quale richiedere una conferma aggiuntiva a chi ha storicamente più spesso mancato di presentarsi agli appuntamenti. Questa, infatti, sembra essere la via maestra per affrontare il problema. Anche altri sistemi, aiutano – si pensi, per esempio, alla conferma via mail –, ma non presentano lo stesso tasso di efficacia. E non funziona neppure ridurre tutto alla sola richiesta di garanzia attraverso la car ta di credito. “Non è una pa- nacea – spiega Carlo Carollo , Countr y Manager di TheFork in Italia –. Le multe per i clienti che incorrono nel no-show sono cer tamente una soluzione efficace, ma soltanto per quei ristoranti che faticano a trovare nuovi avventori all’ultimo momento. Negli altri casi , possono rivelarsi un boomerang, perché disincentivano le prenotazioni”. Food delivery, un fianco aperto Non è tutto è oro però quel che luccica. Se ci si spo- sta , infatti , a considerare il food deliver y, lo scena- rio si fa meno sereno. Una recente indagine presentata da Inapp (Istituto nazionale per l ’ana l i si de l l e po l i t i - che pubbliche) rileva come la commissione media che le imprese della ristorazione pa- gano alle piattaforme digitali per vendere i propri prodotti abbia raggiunto il 18%, con valori superiori al 20% per un’impresa su tre. Solo 1 realtà su 10 paga una commissione fissa. E ancora, il 68% dei contratti stipulati dai gestori con le piattaforme prevede clausole di dipendenza per l’in- casso dei pagamenti. Sette volte su dieci, poi, le condi- zioni contrattuali derivano dall’imposizione di clausole unilaterali. Così come unilaterali, nel 20% dei casi , sono le richieste di modifica contrattua- le da par te delle piat- taforme. Senza contare che nel 92% dei casi “ ” Per restare competitivi i gestori si affidano alla digitalizzazione
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