QUALITALY_135
45 MAGAZINE Luglio/Agosto 202 3 Il 67% del territorio è collinare, il 25% montuoso e solo l’8% pianeggiante: mor fologia che influisce sul clima, sulle materie prime e sulla produzione. Tracciare la gastronomia toscana non è semplice perché è un'area ricca e va- riegata di prodotti. Per questo motivo per raccontarla come si deve, abbiamo voluto un’eccellenza della cucina au- toc tona e italiana che ha girato tutto il mondo, Valeria Piccini , 2 Stelle Mi- chelin, del ristorante Caino di Monte- merano (Gr). A spasso tra le eccellenze Quando si giunge nell’ex Etruria solitamente il saluto di benvenuto viene dato dal re assoluto e incontrastato di questa terra, il vino che con quello piemontese , e di alcune zone della Francia, rappresenta il top della produzione mondiale. Le colline, il clima, l’esposizione e la composizione del terreno sono tutti fattori che rendono questo luogo il posto ideale per coltivare la vite: da Chianti a Montal- cino, da Bolgheri a Montepulciano. Il Chianti Classico , costituito in prevalenza da uve sangiovese, è prodotto sulle colline tra le province a nord di Firenze e quelle a sud di Siena. Spiccano: l’IGT Tignanello dei Marchesi Antinori, il primo sangiovese affinato in barriques, e il Solaia, prodotto sempre dalla stessa azienda. Spostandoci a sud di Siena, e precisa- mente sulle colline del borgo medioevale di Montalcino, troviamo il Brunello di Montalcino , uno dei primi vini ad aver ottenuto la DOC nel 1980. Il nome deriva dal colore scuro dei suoi acini, che ne- cessitano di una lunga maturazione; infatti, il Brunello non può essere consumato prima del 1° gennaio dell’an- no successivo al termine dei 5 anni di maturazione. Merita anche una certa attenzione il Bolgheri , vino che serba una storia singolare: verso la metà del secolo scorso il Marchese Incisa della Rocchetta, amante dei vini francesi, si accorse che c’era una somiglianza mor- fologica tra il suolo di Bolgheri e quello di Graves, a Bordeaux , motivo che lo spinse a impor tare dai duchi Salviati , a Migliarino, alcune barbatelle di cabernet sauvignon e cabernet franc per piantarle nella sua Tenuta San Guido. Fu così che nacque il Sassicaia , precursore di una serie di vini di questa zona vitivinicola divenuta via via una della più pregiate al mondo. Da citare anche il Nobile di Montepulciano le cui origini antichissime risalgono al 1300. L'aggettivo "nobile" deriva dal fatto che all'e- poca i suoi produttori erano solo ed esclusivamente le famiglie blasonate del borgo. Lo si ottiene combinando le uve sangiovese e canaiolo nero con l’aggiunta di qualche vitigno locale. I tempi di maturazione non possono essere inferiori a 2 anni a par tire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia. Le cantine toscane sono luoghi sacri consacrati a Bac- co. Sono veri e propri caveau che custodiscono tesori rari e preziosi. La cantina del ristorante Caino ne è la prova lampante. Il padrone di casa è il sommelier
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