QUALITALY 139

14 FOCUS ON MAGAZINE Catene di ristorazione: un caso italiano Crescono più del resto della ristorazione, con i fast food in primo piano, ma c’è anche un modo italiano di approcciare il segmento. Che parla di sinergie senza dimenticare la tradizione dell’accoglienza tricolore DI ANNA MUZIO S iamo il Paese delle piccole microimprese: fami- gliari, ar tigianali, talvolta improvvisate, spesso geniali. E la ristorazione non fa eccezione, anzi. Fornisce quel quid di accoglienza italiana, che, insie- me all ’indiscutibile at trazione della nostra cucina, ci rende famosi in tut to il mondo. Che però sta andando da un’altra par te. Ov vero verso le catene. Numeri piccoli ma in crescita Diciamo subito che in Italia il fenomeno è, se non agli albori, cer tamente ai minimi rispet to ai grandi Paesi occidentali. Le catene di ristorazione valgono l’ 11% del mercato, con 9, 9 miliardi di euro di fat turato, contro il 26% della media europea e il 35% nel mondo. Sulle 331. 888 imprese della ristorazione, quelle ‘a catena’ contano quasi 11. 500 at tori con una net ta prevalenza al nord. In crescita costante però: infat ti sono quasi raddoppiate dal 2011, quando avevano una quota del 5, 8% con 4, 2 miliardi di euro di fat turato. Poco più di una nicchia , alla f ine , ma che , ci dice Fipe nel suo ultimo rappor to, se la passa meglio degli

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