QUALITALY 139

18 MAGAZINE FOCUS ON e di quelli del par tner e su l l ’e c c e l l en z a ne l ser vizio che of f riamo , da l l ’ o f f e r t a cu l i na r i a alla ges t i one , f ino ad arrivare alla consulen- za per gli arredi della sala e delle cucine. Le nos tre insegne hanno of fer te identitarie che non hanno punti in co- mune pe r c ep i b i l i da l consuma t o r e , che s a pe rò che in c i ascuna trova la s tessa qualità e lo stesso altissimo li- vello di servizi ed esperienza gustativa”, spiega Mirko Sanna , Diret tore Generale di Fedegroup. Quanto allo “specif ico italiano” di fare ristorazione di catena in Italia, secondo Sanna consiste nel “creare esperienze genuine e autentiche, che af fondano le radici nella migliore tradizione tricolore, fat te di materie prime di grandissima qualità lavorate in modo sapiente, da vivere in ciascun ristorante, che sia un’insegna pop o un classico ristorante d ’hotel ”. Concentrato su Milano e con una sua specif icità è anche MRG , Milano Res taurant Group , cui f anno capo i ristoranti Locanda Sempione, il Cestino, i due il Cormorano, Tormaresca , il Tavolino, Os teria delle Cor ti, Cantina della Vetra, Taverna del Borgo Antico, Locanda alla Scala, Rosso Brera, Trat toria Nautilus , El Bar de l Polo e lo s te lla to l ’A lchimia , localiz z a t i nelle zone più s trategiche di Milano, che nel 2023 hanno servito 430.000 clienti. Il modello è quello della trat toria o del ristoran- te italiano di una volta, mo d e r no e f i nan c h e sof isticato negli arredi ma caldo e accoglien- te , quei locali dove un tempo l e f ami gli e an - da v ano l a dome n i c a a pr anzo , per dire . La cucina si richiama ov- viamente alle tradizioni e all a se l ez i one de ll a materia prima. “ I no s t r i r i s t o r an t i s i d i f f e r e n z i a n o t r a d i l oro pe r f orma t e t ar- get; ogni ristorante ha un’identità ben precisa che viene messa in ri- salto - spiega il Ceo e Founder Samuele Ser- r a - . L a nos t r a è una ge s t i one mo l t o un i t a e come ob i e t t i vo co - mune , o l t re la c resc i - ta, c ’è la f ideliz zazione del cliente. Ci basiamo molto sul cross-selling tra i locali, sul far gira- re i clienti, proponendo loro sempre esperienze nuove e diver se dalle precedenti , in modo tale che ogni r is tor ante venga r icorda to . Uno de i vant aggi è sicuramente anche la ges tione e l ’e f f icienza del personale”. Ultimo ma non meno impor tante il proget to di Acca- demia Niko Romito , metà diner metà panet teria di eccellenza sviluppato anni fa presso la sede di Castel di Sangro e su cui ora ha scommesso Eni che con il proget to Alt - Stazioni del Gusto intende aprire cento nuovi punti vendita in Europa in quat tro anni, a cominciare dalle principali cit tà italiane. L’of fer ta prevede prodot ti per colaz ione , pr anzo , merenda , cena e aspor to. È una tradizione, insomma, quella della nostra cucina, nota e apprez zata in tut to il mondo e che sarebbe assurdo delegare alle catene, magari straniere. E una via d’uscita, forse, c’è anche per gli indipendenti: “per rimanere competitivi sul mercato, gli operatori i nd i p e nd e n t i d e v o no puntare su elementi dif- ferenzianti rispet to alle catene come atmosfera f amiliare , prodot t i p iu pe r sonaliz z a t i , inte r a - zione con il cliente piu stret ta – sot tolinea Fipe nel suo rapporto -. Mol- te persone af fermano di scegliere i locali indi- pendenti proprio per la connessione autentica che riescono a stabilire con il personale”.

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