QUALITALY 139

ri , industriali , chef e distributori in modo magistrale , rendendo le conferenze il centro della giornata. Tutti , davvero tutti , soci , collaboratori , docenti , studenti , fornitori, ospiti hanno contribuito ad arricchire il tema della giornata. Non meno impor tanti i laboratori di approfondimento su alcuni prodotti iconici del made in Italy, Parmigiano reggiano, Aceto balsamico e olio ex travergine , andati sold-out in 20 minuti. È stato un evento culturale e formativo. Abbiamo avuto l ’onore di avere ospiti preparati e professionali che si sono confrontati nelle conferenze . Gli studenti ci hanno stupito con i loro progetti , le idee e gli slogan. Pen- sieri pro fondi per una ristorazione e tica. E i nostri par tners hanno contribuito con le loro competenze a divulgare il progetto Qualitaly e a sorprenderci con le loro propos te innovative . Si sono emoz ionati il Presidente Rober to Zanobi , accogliendo soci e col- laboratori nell ’Auditorium, e il Consigliere Massimo Sassi , presentando il nuovo logo CIC. Visti dal palco eravamo davvero tanti… Siamo una gran bella squadra e lavorare assieme per un comune obiettivo è quello che ci rende unici! “ Siamo una gran bella squadra e lavorare assieme per un comune obiettivo è quello che ci rende unici Un nuovo logo per noi! I tempi cambiano e le re- altà si trasformano. Il nuovo logo racconta il no - s tro percor so trentennale , dalle origini alla re - a l t à i n t e rnaz i ona l e che s i amo d i ven t a t a t i , CI C . Una “C” iniziale marcata come la forza e la solidità della nostra rete e della COOPERAZIONE, seguita da caratteri aperti come la nostra natura aziendale, INCLUSIVA. Ma è anche l’anelito di conoscenza che ci muove e il viaggio che faremo ancora assieme. Siamo “L’ALTRA DISTRI- BUZIONE ” quella che crede che il cibo sia l’impresa stessa, che il modo in cui scegliamo e preser viamo gli alimenti possa davvero cambiare il mondo. Questa idea è radicata nella nostra missione e dichiarata nella nostra campagna QUALITALY, “Più qualità, meno spreco”. Giovani sagge idee Abbiamo lanciato una sfida agli studenti dell’Università che ci hanno sorpreso con i loro progetti, le idee e gli slogan. Come comunicare nel canale Fuori Casa il valore etico del cibo? Ecco quali sono state le soluzioni proposte. È importante sensibilizzare la ristorazione sul costo non solo economico, ma anche sociale e am- bientale degli avanzi e promuovere pratiche sostenibili in cucina. Diventano pertanto centrali alcuni temi quali dare una nuova vita agli avanzi alimentari o incen- tivare i cuochi a utilizzare creativamente ingredienti prossimi alla scadenza. Una particolare attenzione è stata posta al lato sociale sia in termini di salute che di comunità. Un elemento chiave è stato individuato nella collaborazione con enti locali per donare il surplus di cibo, rafforzando il legame tra ristoranti e comunità, riducendo in questo modo l’ingiustizia sociale che lo spreco di cibo genera. Incoraggiare i ristoranti ad as- sumere un ruolo attivo nella comunità significa anche prediligere i fornitori locali. La qualità delle materie prime e le tecniche culinarie hanno infine un impatto sulla salubrità del corpo. Le scelte della ristorazione impattano sul benessere della società a tutto tondo. La ristorazione etica assume pertanto un ruolo formativo nel rendere il consumatore edotto sugli alimenti che compongono il piatto, in modo che possa sviluppare un’etica della sostenibilità che lo accompagni nelle scelte di tutti giorni. 7 MAGAZINE Maggio 2024

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