QUALITALY 140

vegane. In prospettiva gli operatori dichiarano di volerne incrementare l’offer ta concentrandosi su una diversificazione del menù attraverso l’inseri- mento di piatti free from. Pari dignità all’interno del menù Par tendo dal presupposto che il 7 3% degli i talia- ni ricerca nell’esperienza fuori casa un momento di benessere e soddisfazione personale , nel mi x dei f at t or i che compongono l ’espe r i enza , l ’ope rat ore professionale deve essere capace di offrire un pro - dotto e una preparazione d i v e r s i da que l l i che i l cliente può avere a casa , trovando il gius to equili- brio tra l ’aspe t to heal thy e l’indulgenza. Alla scelta del prodotto va affiancata una presentazione accatti- vante e lo stor y telling con cui far sapere al cliente il contenuto di salute e be- nessere del piatto. “Quindi – commenta Por- ce l l i – pe r va l o r i z za re i l free from occorre formazione del personale, educazio- ne ovvero l’attenzione alle contaminazioni in cucina nel rispetto del cliente, so- prattutto se la scelta verso il mondo del senza è legata a ragioni di salute. Oltre al fatto che un cliente che si sente male ripor terà un’e- sperienza molto negativa gene rando un danno d i immagine al locale. Non bisogna inoltre rele- gare il f ree f rom a un li- vello qualitativo inferiore d e l l ’o f f e r t a d e l p r op r i o menù. In ques to modo si realiz za l’inclusività”. I ristoranti e gli altri esercizi Horeca stanno adattando i loro menu diversi candoli per includere una varietà di opzioni free-from. Figura 2 - L’OFFERTA SEGUE LA DOMANDA! Il consumatore fuori casa è alla ricerca di valore tangibile e riconoscibile e di una qualità credibile di cui fidarsi cresce l’importanza del perfect serve EXPERIENCE Figura 3 - LE SFIDE/OPPORTUNITA’ PER IL MERCATO AFH (e ancor più per il FREE-FROM) 8 MAGAZINE #CICMEUP

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