QUALITALY 140
36 MAGAZINE FACCE DA CHEF le donne chef stellate ma non possiamo continuare a distinguere tra donne o uomini in eterno. Non penso sia riconoscibile una cifra femminile , o maschile , in un piatto. Ognuno si esprime con la propria creatività, libero di avere un suo stile. Se ragiono su mio padre osser vo che ha imparato da mia nonna. E che proba- bilmente tutti gli chef hanno imparato dalle mamme o dalle nonne perché la cucina ha una tradizione tutta femminile. Perché la cucina italiana nasce domestica. Cer tamente. Anche se io ho imparato da mio padre Michele. Nelle famiglie siciliane vige una forma di matriarcato tra le mura domestiche. Quanto conta che il tuo avviamento alla cucina sia stato tutto maschile? La mia famiglia è par ticolare. In assoluto. Mio padre mi ha insegnato a cucinare. Lui era il mammo di casa. Teneva mio fratello che era piccolo. Io ero spesso con lui. Mia madre era psicologa e il lavoro la por tava a viaggiare ogni giorno su Messina. In effetti se parliamo di chef d’enterprise nella mia famiglia ho come punto di riferimento mia madre che è una donna vulcanica, sindaco di Malfa, imprenditrice qui al Signum. Libera, for te, indipendente. Una donna che ha vissuto il ruolo di moglie e di madre senza rinnegarne nessuno. Fiera di una sua centralità tutt’altro che sommersa, capace di sovvertire gli stereotipi di genere. Vede... mia madre è così: una donna che alla fine degli anni Ottanta è andata in America a chiedere un dotto- rato di ricerca e che è presidente di un’associazione culturale , Didime , che vuole far nascere a Malfa un Auditorium dedicato al cinema e alla cultura. Una professione difficile quella dello chef, forse più faticoso per una donna? Essere chef costa fatica in senso assoluto tanto a un uomo quanto a una donna. Non è però un lavoro che ostacola la vita familiare più di altri. Basta sapersi organiz zare e programmare. Con due genitori forti come i tuoi mi chiedo quali libertà e quali vincoli hai avuto in cucina? In realtà nella cucina di mio padre non posso nem- meno fare una pastina per i miei bambini. La cucina “ Essere chef costa fatica in senso assoluto tanto a un uomo quanto a una donna Credits: Giò Martorana Credits: Giò Martorana
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