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“B

i sogna cercare la pu-

rezza degli elementi

e l’esaltazione del-

la materia e per far

questo ci vogliono

idee e cuore”. E ancora: “L’umiltà

trasformerà la paura di sbagliare in

passione e gioia.

E questo farà la grandezza di un

piatto”. Sono queste alcune delle

riflessioni che il medico nutrizioni-

sta

Mauro Defendente Febbrari,

esperto di primo piano nel pano-

rama della gastronomia, per anni

collaboratore di

Luigi Veronelli,

ha

rivolto ai 22 allievi del Master della Cu-

cina Italiana 2015, durante la sua lectio

magistralis “Il sapore nascosto del cibo,

metafora della vita”, che ha concluso il

percorso di studi 2015.

Un corsodi eccellenza di cucina iniziato

il 3 febbraio scorso e che, per il terzo

anno consecutivo, ha formato giovani

cuochi “dalle menti aperte”, sotto la

guida dello chef

Marco Perez

, in un

susseguirsi ininterrotto di giornate in

cucina con i più importanti chef d’Italia

e di lezioni in aula con affermati profes-

sionisti ed esperti di enogastronomia.

Ora per questi ragazzi si apre una nuova

fase, che li porterà in alcuni dei più

prestigiosi ristoranti italiani per il tiro-

cinio di 4 mesi.

Il Master della Cucina Italiana, infatti,

si è sempre proposto come un percorso

originale rispetto ad altre scuole di cu-

cina, per avere come obiettivo primario

quello di “elevare il pensiero” dei futuri

chef. Una caratteristica questa che può

definirsi la sintesi di questo progetto

voluto da

Sergio Rebecca

(presiden-

te di Esac Spa),

Massimiliano Alajmo

(chef),

Raffaele Alajmo

(Ceo di Alajmo

Spa) e

Mauro Defendente Febbrari

,

che compongono il ComitatoScientifico

del Master. Le lezioni sono un mix di

cucina, pasticceria, sommellerie, mate-

rie scientifiche, manageriali, artistiche,

approfondimenti sulle materie prime,

visite aziendali e “contaminazioni cul-

turali”, che mirano a formare la perso-

nalità degli chef di domani, superando

abitudini e comportamenti consolidati.

Nell’edizione 2015 sono stati 45 i do-

centi che si sono alternati durante

i 5 mesi del corso, condividendo

il proprio patrimonio di idee ed

esperienze. Un confronto che ha

influito sulla formazione pratica,

culturale e umana dei 22 allievi (6

donne e16uomini), provenienti sia

dall’Italia che dall’ estero. Tra loro

anche i due neo diplomati degli

istituti alberghieri veneti (selezio-

nati attraverso l’iniziativa “

Chef

Talent

”) che hanno partecipato al

Master dellaCucina Italiana

grazie

alle borse di studio finanziate

da Banca Popolare di Vicenza

e Fipe-Confcommercio

. La progres-

sione tecnica e culturale degli allievi

del Master è stata certificata dal “Bilan-

cio delle Competenze” consegnato dal

Comitato Scientifico a ciascun allievo,

nel corso della cerimonia di chiusura.

Invece, l’Attestato di Partecipazione al

Master della Cucina italiana 2015 verrà

rilasciato dopo il periodo di tirocinio.

Nel frattempo il programma 2016 del

Master sta acquisendogli ultimi dettagli

organizzativi.

Le iscrizioni allaquarta edizione (che

inizierà il 18 gennaio 2016), sono già

aperte e la scheda di candidatura è

scaricabile sul sito www.mastercu- cinaitaliana.it . M www.mastercucinaitaliana.it

Giovani cuochi dalle menti aperte

Il Master della Cucina Italiana 2015 si è chiuso con la lectio magistralis di Mauro Defendente Febbrari.

Il 18 gennaio prossimo al via la quarta edizione del corso che vede tra i docenti grandi chef stellatI

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mixer

settembre 2015

Formazione