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mixer

settembre 2015

“ I

l mercato dei consumi out of home ha “te-

nuto” durante (e nonostante) la crisi e nel

tempo è aumentata la quota sul totale dei

consumi alimentari. Basti pensare, infatti,

che nel 1970 l’incidenza del settore era pari

al 12%, mentre oggi siamo al 32%”. Esordisce con un

dato decisamente positivo

Angela Borghi di Trade-

Lab

, illustrando la sua recente ricerca sul Fuori Casa.

Il nostro paese (per cui i consumi fuori casa valgono

72 mld di euro su un totale di 223 miliardi destinati

ai consumi alimentari) è oggi al terzo posto in Europa

dopo Spagna e Regno Unito.

Ciò vuol dire che ci sono ancora importanti margini

di crescita, dovuti in larga parte ai mutamenti sociali

attualmente in corso.

E che Borghi elenca: il numero crescente di single, e

di nuclei familiari poco numerosi, l’aumento del nu-

mero di donne che lavorano e che quindi pranzano

sempre di più fuori casa e il trend sempre più diffuso

che porta a individuare nei pasti fuori dalle pareti

domestiche interessanti momenti di socializzazione

e aggregazione.

Ma quanti sono attualmente i punti vendita attivi?

In totale (ed escludendo i self service point) si atte-

stano a quasi 300 mila: 294.295, per l’esattezza. E a

fare la parte del leone è la ristorazione indipendente:

Ricerche

pubblico esercizio

Ci vuole carattere.

E personalità

Fuori casa oggi e domani: la ricerca di TradeLab mette in evidenza l’importanza di

differenziarsi in base alle esigenze di una clientela multiforme

di Carmela Ignaccolo @carmelaignaccol