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52

mixer

settembre 2015

ristorazione

Board management

Amore per il gusto, passione per la professionalità e una grande idea: surgelare

quell’originario ‘talento italiano’ chiamato pasta fresca

di maria elena dipace

13 5

tonnellate di pasta fresca, 60.000

piatti pronti monoporzione, 8 ton-

nellatedi sughi, circa 300 referenze.

Questi numeri rappresentano la

produzione quotidiana di Surgital,

azienda emiliana distribuita in tutta Italia e in oltre 50

paesi del mondo.

Agli inizi, nel 1980, Surgital (il cui nome, a quel tem-

po, era Laboratorio Artigianale Tortellini) produceva in

uno spazio di 45 metri quadrati. Oggi l’azienda è una

SpA che occupa oltre 200 dipendenti; i 45 metri del

laboratorio sono diventati 60.000, di cui 26.000 m2 di

area produttiva e 22.000 m3 di magazzino, destinato a

crescere ulteriormente

RomanaTamburini

, presidente dell’Azienda, ha avuto la

lungimiranza di produrre pasta fresca fatta a mano con

il tocco di chi conosce una lunga tradizione artigianale.

Trent’anni fa, con l’aumento della domanda si presenta

la necessità di meccanizzare la produzione ed

Edoardo

Bacchini

(marito di Romana) brevetta la macchina per

fare i garganelli romagnoli. Siamo agli inizi degli anni

’80 e l’attività dei coniugi funziona bene. La meccanizza-

zione velocizza i tempi di produzione e mentre soddisfa

le richieste di un mercato sempre in crescita, pone 
il

problema delle scorte di prodotto e della loro conserva-

zione. Si sceglie di utilizzare la surgelazione, anticipando

i tempi e scontrandosi con tutte le difficoltà che questa

scelta avrebbe potuto comportare, fermi nella convinzio-

ne che la surgelazione sarebbe stata il futuro anche per

la pasta fresca, essendo il metodo di conservazione più

naturale. Nel corso degli anni entra in azienda il figlio

Massimiliano

che si occupa della parte commerciale e

dello sviluppo di nuovi mercati. Sarà seguito nel ’91 dalle

sorelle

Elena

al marketing, ed

Enrica

che affiancherà la

madre nella produzione.


Una posizione da leader conquistata in poco più di tre

decenni, sfoderando un talento fatto, in fondo, di ingre-

dienti semplici: l’amore per il gusto, la passione per la

professionalità. E una grande idea: surgelare quell’origi-

nario talento italiano chiamato pasta fresca.

Abbiamo incontrato Romana Tamburini che ci ha aiutato

a capire meglio presente e futuro dell’Azienda.

In ambito horeca resiste una negazione diffusa,

apparentemente incomprensibile, nei confronti del

prodotto surgelato. Qual è a suo avviso il motivo di

questa diffidenza?

È vero, nel mondo della ristorazione si avverte una cer-

ta resistenza, ma le cose stanno migliorando. Noi che

abbiamo scelto fin dall’inizio di servire esclusivamente

il settore della ristorazione abbiamo il polso della situa-

zione che ci fa dire che l’approccio sta cambiando. Ma

siamo ancora lontani dallo sdoganamento completo dei

prodotti surgelati.

Uno dei motivi principali che genera diffidenza è sicu-

ramente la non conoscenza della surgelazione e la con-

fuzione che spesso avviene tra surgelato e congelato. La

differenza è radicale e va spiegata: il surgelato rispetta

completamente la catena del freddo e i prodotti vengono

portati a surgelazione in un lasso di tempo brevissimo,

consentendo di preservare tutte le caratteristiche orga-

nolettiche. Il congelato invece è un processo di natura

che si può definire domestico che impiega diverse ore

a compiersi, con tutto quello che ne consegue.

Nonostante i pregiudizi, vi è una crescita nel settore

della pasta surgelata, e non solo in questo ambito…

Anche Surgital è convinta che il margine di crescita ci

sia e che sia significativo, in particolare nel mondo della

pasta fresca surgelata. Molti ristoratori sono ancora con-

vinti che la pasta fresca realizzata da pastifici locali sia

un prodotto migliore, solamente perché fresco e perché

realizzato dal piccolo laboratorio artigianale vicino al

ristorante. Questo giudizio però a volte non tiene conto

degli unici elementi che rendono il prodotto di qualità:

le materie prime buone e il rispetto delle condizioni

Talento italiano