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settembre 2015

mixer

59

pasticceria 100% glutenfree provvista di angolo caf-

fetteria che serve pasticceria siciliana, pizze, focacce,

arancini e diversi tipi di pane, croissants e specialità

di stagione. A Roma, Maria Fermanelli, imprenditrice

romana e la chef Jenny Moretti (proprietaria di un

laboratorio specializzato in intolleranze al glutine) han-

no recuperato un forno in disuso per trasformarlo in

Pandalì

, una fabbrica del pane dedicata ai celiaci.

Ma per il resto, mediamente, in carta non si va al di

là di un paio di piatti. Per quanto riguarda gli accor-

gimenti da adottare perchè si possa realmente par-

lare di offerta gluten free,è interessante l’esperienza

della

World Gluten Free Chef Academy

: si tratta di

un’associazione senza scopo di lucro che opera per la

valorizzazione dei mestieri e delle professioni legate

a pasticceria, panificazione, pizzeria e cucina per in-

tolleranze alimentari.

“La nostra academy è in grado di affiancare le realtà

della ristorazione nello sviluppo e ottimizzazione della

loro attività: abbraccia cucina, pasticceria e panifica-

zione per intolleranze alimentari, regimi vegan e ve-

getariani”, spiega

Francesco Favorito

, socio fondatore

e pasticcere.

ricerche fai da te

Per i celiaci che, armati di santa pazienza, vogliano

arrangiarsi online, qualcosa esiste. Come www . guida- rapidaceliaci.com , che è però più un collettore pub-

blicitario di inserzionisti, in cui rientrano ristoranti,

rivenditori, alberghi inseriti in lista solo perché servono

una colazione senza glutine.

Niente di sistematizzato e chiaro, insomma.

Su

www.celiachiaitalia.com c’è

una certa abbondanza

anche di consigli su come cavarsela in caso di una cena

di gruppo, con tanto di suggerimenti su cosa scegliere

in ristoranti etnici e italiani, ma anche in questo caso,

mancano indicazioni e riferimenti chiari.

Morale? C’è ancora parecchio da fare...

M

Elenchi e guide chiare sono a disposizione, in rete, ma

solo in inglese e sono dedicate principalmente al mercato

nordamericano, britannico, tedesco.

(www.celiachandbook. com/restaurant-guide.html e www.glutenfreeonthego.com,

o anche

www.glutenfreerestaurants.org/find.php e www. glutenfreetravelsite.com/restaurants).

E non è un caso: all’estero la cosa viene presa molto più

sul serio, tanto che le maggiori catene di ristorazione

americane, da AppleBee’s a Hooters, hanno interi menu

dedicati ai celiaci. E a Londra, mangiare senza glutine è

diventato di moda: da Inspiral a Nibsy’s, i locali 100% gluten

free si stanno moltiplicando e sono i più frequentati dalla

“bella gioventù londinese”, che ha voglia di sperimentare. Da

PureTaste, accanto alle proposte celiache, infatti, sta facendo

furore il menu Paleo-Diet, che ricalca le abitudini alimentari

dei nostri progenitori. Una nuova tendenza da monitorare.

estero

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