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mixer

settembre 2015

Bartender

mixology

più raffinati. È così Andrea?

Per parlare in termini di moda il bicchiere

sta all’abito come le guarnizioni stanno agli

accessori. Noi come artigiani cerchiamo di

ricreare abiti sartoriali per i drink dei nostri

clienti. La cura del dettaglio fa la differenza

perché anche l’occhio vuole la sua parte.

Parliamo ancora di “vestito”: l’abito non fa

il monaco ma ultimamente fa il bartender.

Come ci si dovrebbe presentare al cliente

al banco bar secondo voi?

Immagine e presentazione fanno parte del

pacchetto, sono il biglietto da visita, il cliente

non compra solo il drink ma anche un po’ del

bartender. AlloSmall Batchsiamosicuramente

stravaganti, al bando le imposizioni su divise

e tutti quei codici che a volte servono più per

coprire le magagne del prodotto finale. Ci eti-

chettano spesso come hipster e dopo un paio

di volte che me lo sono sentito ripetere sono

andato a vedermi il significato su Wikipedia

quindi forseunpo’ sì, senzasaperlosiamodegli

hipster! Diciamo che nonpassiamo inosservati

e non ci mancano tatuaggi, anelli, barba e cap-

pelli di ogni genere! (Max Morandi).

(Nicola Cestaro, Chef) Concordo con Max e

soprattutto è giusto aggiungere che allo Small

Batch la cosa importante è che ognuno espri-

ma appieno la propria personalità lasciando

spazio alla fantasia senza divise o regole, a

volte, perché no, anche esagerando!

Max, come i migliori super eroi anche tu

hai una doppia identità…

Confermo: bartender di notte e formatore

di giorno, un doppio ruolo che nasce dall’e-

sigenza di essere sempre in prima linea.

Sono trainer dei corsi di bartender e caffet-

teria Planet One Service nelle sedi di Padova

e Treviso e per un breve periodo avevo ri-

nunciato all’impegno nei locali per seguire

solo i miei corsisti, ma credo che vivere il

cambiamento continuo del mondo del bar-

tending sia fondamentale soprattutto per chi

fa formazione. Mi spiego meglio: ci sono

concetti teorici che si sposano più sui libri

che sul banco del bar, questo non accade se

lavori in prima linea, le chiacchiere stanno a

zero e chi ti sta davanti lo percepisce.

Quali sono le emozioni che ti danno que-

sti due lavori?

Lavorare con Planet One Service mi dà la

possibilità di fare ricerca, sperimentare e

confrontarmi con altri colleghi di tutte le

sedi in Italia, questo è un valore aggiunto

che pochi hanno: dal mondo del caffè alla

mixologist sono circondato da colleghi incre-

dibili! Ovvio che se nasci dietro il banco poi

fai fatica a staccarti, ti nutri di questo, con

lo Small Batch per me il colpo di fulmine è

stato immediato, l’ho percepito subito come

un progetto perfetto per me, qui sperimen-

tazione è la parola per entrare nel locale.

Preparazione:

La preparazione avviene

direttamente nella Julep

cup, posizionare la zolletta

di zucchero sul fondo

della cup con uno splash

di soda, aggiungere 7/8

foglie di menta e pestare

delicatamente.

Aggiungere il Bourbon

Whiskey e completare il

tutto con ghiaccio tritato.

Decorare con menta e

frutti rossi.

Ingredienti:

2oz Bourbon Whiskey

Soda

Zolletta di zucchero

Foglie di menta

La ricetta

Mint Jules